(13-05-06) Cervello: identificato sensore della fame
Si chiama ?mTOr? e l'ha scoperto una ricercatrice italiana che lavora negli Stati Uniti. Apre al possibilit? di sturidare nuove diete
CINCINNATI - Si chiama m TOR. E potrebbe essere una specie di interruttore della fame nel cervello. E' un enzima, cio? una proteina, ed ? stato scoperto da una ricercatrice italiana, Daniela Cota, che lavora negli Stati Uniti e che ha pubblicato la sua scoperta sulla prestigiosa rivista scientifica ?Science?. Daniela Cota ha condotto la sua ricerca su topi al Centro Ricerche sull'Obesit? dell'Universit? di Cincinnati (Ohio).
La molecola m Tor, per la precisione, sarebbe un sensore energetico che indica al cervello quando ? il momento di dire stop al cibo. Lo stesso enzima in passato ers stato indirettamente associato a tunmori e diabete.
L'IPOTESI - A livello cellulare mTOR viene regolato dalla presenza di nutrienti come lo zucchero (glucosio), e i costituenti di base delle proteine (gli amminoacidi), nonch? da ormoni come l'insulina. In buona sostanza mTOR e la cascata di reazioni che esso derivano, vengono attivati quando la cellula ha a disposizione alti livelli di nutrienti. Con queste premesse i ricercatori hanno ipotizzato che il ruolo di ?sensore energetico cellulare? svolto da mTOR potesse essere applicato in modo pi? generale alla regolazione del bilancio energetico del corpo intero. Per verificare quest'ipotesi hanno verificato la presenza di mTOR e della sua cascata di reazioni nell'ipotalamo, un'importante area cerebrale coinvolta nella regolazione dell'appetito e del peso corporeo.
LA PROVA - A livello ipotalamico l'enzima viene bloccato quando gli animali (ratti) sono messi a digiuno ed attivata quando gli animali vengono rialimentati. ?Inoltre mTOR funge da sensore ipotalamico per gli amminoacidi (in particolare la leucina di cui sono ricchi cibi come i legumi, specialmente le lenticchie, le arachidi, i formaggi, il pesce, specialmente merluzzo e sardine) - ha aggiunto Daniela Cota: quando viene direttamente somministrata nel cervello, la leucina induce riduzione dell'appetito e del peso corporeo?, effetti che sono accompagnati da un incremento dell'attivit? della cascata di reazioni regolata da mTOR. Infine, mTOR sembra essere essenziale anche per attuare il messaggio dell'ormone spezza-fame, la leptina prodotta dal tessuto adiposo con un'importante funzione nella regolazione del bilancio energetico. Infatti, quando la leptina viene somministrata nel cervello, essa aumenta l'attivit? di mTOR e causa riduzione dell'appetito e del peso corporeo. L'abilit? della leptina di ridurre appetito viene meno quando l'attivit? di mTOR a livello ipotalamico viene farmacologicamente inibita. ?La nostra ricerca fornisce nuova conoscenza sui processi biologici coinvolti, nell'ipotalamo, nella regolazione dell'appetito - ha osservato Cota - e del peso corporeo. Inoltre, questo studio d? anche nuove informazioni sui meccanismi che vengono utilizzati dai micronutrienti (per esempio gli amminoacidi) per modificare direttamente l'appetito?, ha concluso.
CONSEGUENZE - Il risvolto pratico della ricerca ? al momento rappresentato, dalla possibilit? i ideare diete non pi? basate solo su un apporto bilanciato di macronutrienti come grassi e zuccheri, ma basate su micronutrienti come gli amminoacidi per controllare l'appetito, garzie all'attivazione di mTOR.
Fonte: corriere.it
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