(04-02-11) Frutta e verdura diminuiscono rischi di cardiopatia ischemica
I dati analizzati dal Studio prospettico europeo sul cancro e nutrizione
(EPIC) ha dimostrato che le persone che mangiano almeno otto porzioni di frutta
e verdura al giorno hanno un rischio inferiore del 22% di morte per cardiopatia
ischemica rispetto a quelli che consumano meno di tre porzioni al giorno. Una
porzione ? intesa come 80 grammi di frutta o verdura, pari a una piccola
banana, una mela media, o una carota.
La dott.ssa Francesca Crowe del Cancer Epidemiology Unit presso l?Universit?
di Oxford, Regno Unito, e prima autrice della ricerca, ha dichiarato: ?Questo
studio ha coinvolto oltre 300.000 persone in otto diversi paesi europei, con
1.636 decessi per cardiopatia ischemica. Si nota un rischio ridotto del 4% di
morte per cardiopatia ischemica per ogni porzione supplementare di frutta e
verdura consumate al di sopra del consumo pi? basso registrato, ossia di due
porzioni. In altre parole, il rischio di cardiopatia ischemica fatale per chi
mangia cinque porzioni di frutta e verdura al giorno sarebbe del 4% inferiore
rispetto a chi consuma quattro porzioni al giorno, e cos? via fino a otto o pi?
porzioni.?
La cardiopatia ischemica (IHD) ? caratterizzata da ridotto apporto di sangue
al cuore. Le persone che ne soffrono possono sviluppare angine, dolori al petto
e sono soggetti a attacchi di cuore.
Lo studio EPIC ? iniziato nel 1992 e ha reclutato i partecipanti su un totale
di dieci paesi europei fino al 2000. Per l?analisi dei decessi da IHD, sono
stati utilizzati i dati provenienti da otto Paesi e da persone di et? compresa
tra i 40 e 85 anni. I partecipanti hanno risposto alle domande circa la loro
dieta, il momento di ingresso nello studio e altre domande sulla salute, la
condizione socio-economica e gli stili di vita, come fumo, alcol e le abitudini
sportive. Sono stati seguiti per una media di quasi otto anni e mezzo.
I ricercatori hanno scoperto che l?assunzione di frutta e verdura era di
cinque porzioni in media al giorno; i partecipanti da Grecia, Italia e Spagna
ne mangiavano di pi?, mentre gli svedesi mangiavano meno della media.
Crowe ha dichiarato: ?Il messaggio principale di questa analisi ? che, in
questo studio, le persone che consumano pi? frutta e verdura hanno un minor
rischio di morte per cardiopatia ischemica. Tuttavia, dobbiamo essere cauti
nella nostra interpretazione dei risultati perch? non siamo sicuri se l?
associazione tra assunzione di frutta e verdura e rischio di cardiopatia
ischemica sia dovuta a qualche altro componente della dieta o stile di vita.?
?Se riuscissimo a capire, mediante ulteriori studi, i meccanismi biologici che
stanno alla base della possibile associazione tra frutta e verdura e IHD,
questo potrebbe contribuire a determinare se la relazione tra frutta e verdura
con il rischio di IHD ? causale.?
Fonte: gaianews.it
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