(27-02-11) Immagini pesanti
Una delle questioni pi? interessanti ? la relazione tra gli stimoli
all'assunzione di un certo cibo e le caratteristiche sensoriali -colore, odore,
sapore - del cibo stesso. Tali segnali partono ancora prima che il cibo venga
ingerito e possono dipendere dalla sola visione dello stesso. E' ipotizzabile
che un soggetto obeso possa recepire i segnali che provengono dal cibo, in
maniera distorta?
Uno studio condotto presso la Texas State University di San Marcos (USA) ha
approfondito la possibile relazione esistente tra la visione dell'immagine di
un certo cibo, la scelta di mangiarlo e le differenze in peso dei soggetti
studiati. In pratica, si osservava lo sguardo fisso e la restrizione pupillare
di soggetti normopeso e sovrappeso prodotti dalle immagini di cibi dolci e
ipercalorici, o di cibi ipercalorici molto sapidi (gustosi o salati) e cibi
ipocalorici. I risultati in sintesi: il gruppo delle persone sovrappeso
mostrava un orientamento dello sguardo fisso concentrato sulle immagini di cibi
dolci e ipercalorici. Al contrario, negli stessi soggetti in sovrappeso, si
evidenziavano risposte oculari negative alla vista delle immagini dei cibi
ipocalorici, specie se i soggetti erano gi? a dieta. Al contrario i soggetti
normopeso sembravano orientarsi verso le immagini dei cibi pi? saporiti. Le
condizioni di eccitazione e di aumento della fame compulsiva erano associate a
restringimento delle pupille e all'orientamento dello sguardo fisso verso i
cibi pi? saporiti e ipercalorici: i preferiti nei soggetti con pi? basso BMI.
In un altro studio americano condotto su 4655 donne di media et? si ?
analizzata la frequenza riportata dei consumi di 30 cibi diversi, mettendola in
relazione al BMI e alla comparsa di sintomi depressivi. In estrema sintesi si ?
potuto dimostrare che la comparsa di sintomi depressivi era positivamente
associata al consumo di cibi dolci e negativamente associata al consumo di cibi
non dolci. Le donne con BMI pi? elevato erano anche quelle che mostravano una
maggiore incidenza di sintomi depressivi.
Questi studi suggeriscono l'importanza di analisi pi? approfondite sul
comportamento alimentare di ogni persona, volte non solo ad accertare
l'abitudine alimentare (FFQ), ma anche ad approfondire la percezione e il
significato del cibo assunto, attraverso le indagini psicometriche. Il peso
corporeo, infatti, pu? essere notevolmente influenzato dai comportamenti
alimentari, che a loro volta eludono il controllo neuroendocrino, regolatore
dei processi della fame e della saziet?.
Autore: Patrizia Maria Gatti
Fonti:Appetite 2011 Jan 31. [Epub ahead of print] Body mass index moderates
gaze orienting biases and pupil diameter to high and low calorie food images.
Appetite 2009 Feb;52(1):238-40. Epub 2008 Aug 28. Reported food choices in
older women in relation to body mass index and depressive symptoms.
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