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Le ricerche di Gerona 2005

(01-03-11) Pericoli nel piatto per 17 mln europei allergici a cibi




Venezia, 17 feb. (Dall'inviata dell'Adnkronos Salute Adelisa Maio) - Il pericolo si nasconde nel piatto per 17 milioni di europei colpiti da allergie alimentari. Tre milioni e mezzo hanno meno di 25 anni. Andare al ristorante pu? rivelarsi un rischio a volte fatale, se nel sugo della pasta c'? un po' di formaggio o se il dessert contiene tracce di nocciole tritate. Questa la fotografia scattata dagli esperti riuniti al Food Allergy and Anaphylaxis Meeting dell'European Academy of Allergy and Clinical Immunology (Eaaci), che si apre oggi a Venezia. L'esercito degli allergici ai cibi ? in continua crescita e nella mappa del Vecchio Continente l'Italia ? fra i Paesi a pi? alta diffusione. Sono oltre due milioni i nostri connazionali che non tollerano alcuni alimenti, il 3,5% della popolazione, come in Francia e Germania, sopra la media del 3% e lontano dall'1,6% della Danimarca. Paese che vai, allergia che trovi. In Europa continentale a essere meno tollerate fra gli adulti sono frutta fresca e verdura, mentre nei Paesi anglosassoni sono 'off-limit' soprattutto noci, nocciole e arachidi. Segue l'allergia ai crostacei e al pesce, in particolare al merluzzo, che prevale nei Paesi scandinavi e del Nord Europa. In Italia, secondo un recente studio dell'Universit? di Torino, l'alimento pi? allergizzante per gli adulti ? la nocciola (26%), seguita dalla verdura (14%), dalla frutta fresca, soprattutto pesche e albicocche (12%), crostacei (10%), pesce (7%), legumi (6%), semi (6%), grano (5%). "Le reazioni allergiche risultano in continuo aumento, probabilmente a causa di cambiamenti nutrizionali, di esposizioni ambientali a fattori come per esempio il fumo di sigaretta. In genere per modifiche dello stile di vita, molto diverso rispetto al passato, in grado di influenzare il corretto funzionamento del sistema immunitario", spiega Maria Antonella Muraro, presidente del congresso e responsabile del Centro dedicato allo studio e alla cura delle Allergie e delle intolleranze Alimentari, operativo nella Regione Veneto nell'azienda ospedaliera dell'Universit? di Padova (www.centroallergiealimentari.eu). "La mancata esposizione fin da piccolissimi a particolari fattori batterici pare ridurre le possibilit? che il nostro sistema immunitario: riconosca che cosa ? innocuo e cosa non lo ?, scatenando una risposta anche nei confronti di proteine presenti nei cibi e generalmente tollerate dal nostro organismo", prosegue l'esperta. I dati raccolti in Europa mostrano anche che le allergie alimentari sono soprattutto 'in rosa': nel 60% dei casi gli allergici sono donne. "I motivi per questa prevalenza al femminile non sono chiari, ma le ipotesi sono numerose e chiamano in causa fattori biologici e psicologici - osserva Muraro - Gli estrogeni, ad esempio, possono favorire la vulnerabilit? biologica femminile a patologie che coinvolgono il sistema immunitario. La stessa percezione di malattia risulta aumentata nel sesso femminile con conseguente ripercussione sulla gestione della malattia".

Fonte: Univadis

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