(08-03-11) Rischio frattura da farmaci antipertensivi
Nei pazienti ipertesi in trattamento il rischio di incorrere in fratture ossee
differisce in base al farmaco antipertensivo utilizzato. Lo segnala uno studio
di Daniel H. Solomon e collaboratori del Brigham and women's hospital di Boston
nel quale ? stata coinvolta una coorte di 376,061 soggetti ipertesi che
nell'anno precedente non aveva assunto terapie antipertensive. Tutti i
partecipanti hanno iniziato un trattamento basato su un singolo farmaco e sono
stati seguiti per determinare il rischio di frattura osteoporotica tipica.
Nella coorte totale i tassi di frattura si sono attestati su 35,2 casi per
1.000 anni-persona ma ? emersa una variazione significativa tra i vari tipi di
antipertensivi. I diuretici tiazidici si sono caratterizzati per il pi? basso
tasso di frattura (28,5) e i diuretici dell'ansa per quello pi? alto (49,0).
Nei modelli aggiustati per la presenza di comorbidit? rilevanti e per le co-
medicazioni accessibili, il rischio fratturativo ? risultato ridotto negli
utilizzatori di sartani (rapporto di rischio, Hr: 0,76) e di diuretici
tiazidici (Hr: 0,85) rispetto ai soggetti trattati con calcio-antagonisti. Il
rischio fratturativo aggiustato non ? apparso significativamente differente
rispetto al riferimento per diuretici dell'ansa, beta-bloccanti e Ace
inibitori.
Fonte:
J Bone Miner Res, 2011 Feb 10. [Epub ahead of print]
doctornews33
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