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Le ricerche di Gerona 2005

(22-05-06) Omega 3, s? ma con cautela



MILANO - Centinaia di capsule ingurgitate, forse, invano. Gli omega 3, gli acidi grassi polinsaturi dei quali molti lodano i mirabolanti effetti protettivi sul nostro organismo, potrebbero al contrario essere dannosi e comunque non indispensabili. Secondo una ricerca, presentata oggi al "Congresso internazionale anti-aging" a Milano, ? necessario assumerli con cautela poich? in taluni casi invece di rallentare l'invecchiamento potrebbero favorirlo.

In sintesi - ? stato spiegato al congresso - gli omega 3 hanno un effetto salutare quando il corpo ha sufficienti difese antiossidanti. Altrimenti, come accade nei soggetti anziani o anche in quelli giovani sottoposti a stress, somministrarli potrebbe sortire l'effetto opposto e accelerare il processo di invecchiamento.

La ricerca ? stata presentata dal professor Benvenuto Cestaro, direttore della Scuola di specializzazione in Scienza dell'alimentazione dell'Universit? di Milano. E' stata condotta un'analisi su un campione di 200 persone: 100 giovani (tra 20 e 30 anni) e 100 anziani (sopra i 70 anni), tutti in ottimo stato di salute. Ai soggetti sono stati somministrati omega 3 per due mesi. Risultato: nei giovani il rapporto omega 3-omega 6 si era equilibrato, ma nella popolazione anziana d essere aumentati in modo rilevante erano invece gli omega 6.

Un apparente paradosso che i ricercatori sono riusciti a spiegare analizzando pi? nel dettaglio la chimica della ossidazione. Di fatto, la velocit? con cui vengono ossidati gli acidi grassi omega 6 ? minore della velocit? di ossidazione degli omega3: quindi, proprio in quei pazienti con difese antiossidanti pi? deboli, l'integrazione della dieta con gli omega 3 comporta un aumento dei processi ossidativi potenzialmente tossici allo stato funzionale di tutti i nostri tessuti.

"E' indiscutibile che assumere omega 3 faccia bene - ? il consiglio del professor Cestaro - ma per una persona anziana il consiglio ? di non farlo con leggerezza, di consultare un medico, svolgere qualche analisi in pi?, e soprattutto seguire una dietoterapia personalizzata che preveda prima l'uso di integratori in grado di innalzare le difese antiossidanti".

Fonte: repubblica.it

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