(19-05-11) Farmacoterapia non riduce mortalit? nello scompenso diastolico
La terapia farmacologica dello scompenso cardiaco diastolico (con frazione
d'eiezione conservata) si associa a un miglioramento di tolleranza
all'esercizio ma non di mortalit?. Il dato, contrastante con quanto ? noto
riguardo lo scompenso sistolico, deriva da una metanalisi di 18 trial
randomizzati controllati (Rct) e 12 studi osservazionali, per un totale di
53.878 pazienti, effettuata da un gruppo di ricercatori guidato da Thomas H.
Marwic del Clinic heart and vascular institute di Cleveland (Usa).
Gli studi selezionati dal team dopo una revisione sistematica della
letteratura dovevano basarsi su chiari confronti tra farmaci e diuretici o
placebo, con la tolleranza all'esercizio valutata mediante test al treadmill e
quantificazione delle modificazioni della funzione diastolica tramite il flusso
transmitralico (rapporto E/A). Come outcome primario si ? considerata la
mortalit? per tutte le cause. Negli Rct, la tolleranza all'esercizio ? apparsa
migliorata dalla terapia di combinazione, mentre non ha fatto registrare
modificazioni positive il rapporto E/A, neanche dopo aggiustamento per il suo
valore basale.
A una un follow-up medio di 18,6 mesi, la mortalit? per tutte le cause non ?
risultata diminuita grazie alla terapia negli Rct, pur tenendo conto della
frazione d'eiezione basale. Negli studi osservazionali, infine, si era rilevata
una riduzione di mortalit? per tutte le cause con la terapia nelle analisi non
aggiustate, ma non dopo correzione per dati clinici e demografici.
Fonti:
J Am Coll Cardiol, 2011; 57(16):1676-86
teamsalute.it
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