(19-05-11) Ridotta Bmd associata ad aumentato rischio di infarto
Una ridotta densit? minerale ossea (Bmd) a livello del collo femorale e
dell'anca si associa a un rischio aumentato di infarto del miocardio in
entrambi i sessi (con maggiore evidenza per? nei maschi), ampiamente
indipendente da fumo, ipertensione, ipertrigliceridemia e diabete. Il dato
deriva da uno studio prospettico effettuato su 6.872 soggetti da un'?quipe
dell'universit? di Ume? (Svezia) coordinata da Peder Wiklund. I ricercatori
hanno effettuato un'assorbiometria a doppia energia a raggi-X in 5.940 donne e
in 1.382 uomini per stabilire la Bmd totale dell'anca e del collo femorale (in
grammi per centimetro quadrato) e per valutare la Bmd volumetrica del collo
femorale (in grammi per centimetro cubico). Nel corso di un follow-up di 5,7
anni, 117 donne e 79 uomini hanno avuto un episodio iniziale di infarto
miocardico. Dopo aggiustamento per et? e indice di massa corporea (Bmi), un
basso valore di Bmd del collo femorale e dell'anca ? risultato associato a un
rischio aumentato di infarto del miocardio sia nelle donne (Hazard ratio, Hr:
1,33) sia negli uomini (Hr: 1,74). Dopo ulteriori correzioni per fumo,
ipertensione, ipertrigliceridemia e diabete, le associazioni si sono lievemente
attenuate nei maschi e nelle femmine, utilizzando sia il modello aggiustato per
Bmi, sia quello completamente corretto. Nelle donne si sono rilevati valori di
Hr consistentemente inferiori a quelli degli uomini in tutti i modelli
utilizzati.
Fonti:
Osteoporos Int, 2011 Apr 20. [Epub ahead of print]
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