(20-05-11) Disidratazione: a rischio due milioni di italiani
Il 5% della popolazione italiana non beve acqua. Lo afferma un'indagine di Gfk
Eurisko. Due milioni di persone, dunque, rischiano le conseguenze procurate
dalla disidratazione, tra cui collasso e obesit?. Non conoscono o non
ricordano, dunque, le propriet? salutari dell'acqua, a cui sono stati dedicati
numerosi studi internazionali e nazionali. I risultati delle ricerche sono
raccolti nel Consensus Paper scientifico ?Idratazione per il benessere
dell'organismo?, redatto da Umberto Solimene, idrologo e medico dell'universit?
di Milano, e da Alessandro Zanasi, idrologo e docente in malattie dell'apparato
respiratorio all'universit? di Genova.
L'acqua, ricordano gli studiosi, ? fondamentale per il naturale svolgimento
delle reazioni biochimiche: dal trasporto dei nutrienti alla regolazione del
bilancio energetico, senza dimenticare la funzione disintossicante. Contrasta,
inoltre, cellulite e accumuli antiestetici: in effetti le persone obese hanno
una percentuale di acqua inferiore, perch? il tessuto adiposo ? quello che ne
contiene di meno. L'acqua favorisce la digestione, ed ? utile come diluente
delle sostanze ingerite, tra cui i medicinali. Per le donne in gravidanza, poi,
l'acqua ? importante perch? assicura l'omeostasi dei due organismi.
Se il bilancio idrico ? negativo, sono numerose le conseguenze. Gi? quando la
diminuzione di acqua nel corpo ? del 2% rispetto al totale il sangue si fa pi?
viscoso, con effetti sul cuore e con la possibilit? di andare in collasso nei
casi estremi. Con una diminuzione del 5% si hanno crampi muscolari, e con una
del 7% si possono avvertire allucinazioni o si pu? perdere coscienza.
Per stare bene, i quantitativi di acqua da bere durante il giorno variano in
base alle attivit? svolte e alle condizioni climatiche. Per chi ? sedentario,
bastano dagli 1,5 ai 2,5 litri, ma ? consigliato berne 6 se si svolge
un'attivit? fisica e si vive in un ambiente caldo.
Fonte: edott.it
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