(22-05-11) Frutta a fine pasto: l?antidoto per un cuore in forma
Alla fine di un pasto abbondante, anche se prevale il senso di saziet?, ? bene
concedersi un po' di frutta, perch? previene l'aumento repentino di grassi e
zuccheri nel sangue. ? quanto dimostrano due studi, uno del Journal of the
American College of Nutrition, e l'altro pubblicato sul British Journal of
Nutrition.
Una buona abitudine, quella della frutta come fine pasto, che se da una parte
non riduce il carico calorico di quanto si ? mangiato, dall'altra apporta per?
benefici a lungo termine: controllando il picco di lipidi e glucosio, aiuta
infatti a prevenire un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, come
pure per diabete e obesit?.
Quali frutti scegliere, dunque? Meglio quelli con un maggiore apporto di
molecole "bioattive", che stimolano un'azione anti-ossidante e anti-
infiammatoria: ne sono un esempio i polifenoli. S?, dunque, ai frutti rossi,
come le fragole: gli acheni, ovvero i granellini sulla loro superficie, pur
costituendo l'1% del peso, contribuiscono all'apporto di polifenoli per l'11% e
alla funzione antiossidante per il 14%. ?Quello che consiglierei ? di consumare
il pi? possibile frutta di stagione - commenta Cristina Saccini, primo
ricercatore dell'Istituto nazionale ricerca alimenti e nutrizione - ricordando
che frutti di colore diverso contengono differenti famiglie di composti e,
quindi, la variet? allarga lo spettro delle molecole benefiche con cui veniamo
in contatto?.
Fonte: edott.it
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