(09-06-11) Diete dimagranti ad alto rischio
Le diete dimagranti pi? famose, che sono oggi alla portata di tutti, possono causare gravi danni alla salute, specie quando arrivano direttamente ai consumatori che, "cadono nella rete", sempre pi? numerosi.
Lo studio
In Francia, il ministro della Salute ha incaricato l'Anses (Agence nationale de s?curit? sanitaire de l'alimentation, de l'environnement et du travail) di valutare i possibili rischi associati alle diete dimagranti pi? in voga. Nel documento realizzato coi risultati dell'indagine (pi? di 150 pagine) sono state analizzate in particolare le diete restrittive che in tutto il mondo sono pubblicizzate da un pressante martellamento mediatico. Ovvero, un paradossale fenomeno d'informazione aberrante, che oggi ? notevolmente rafforzato dalla presenza della rete Internet nella maggior parte delle case dei consumatori.
Il troppo e il troppo poco
Dall'analisi accurata degli esperti francesi si evidenziano, in estrema sintesi, una serie di errori nutrizionali in eccesso e in difetto. Si va dalle diete con raccomandazioni ipocaloriche eccessive, come per esempio la Scarsdale nella quale le calorie sono circa la met? di quelle normalmente raccomandate in una dieta ipocalorica per una donna in buona salute, a quelle iperproteiche, o con troppo calcio, o con troppi grassi. Quasi tutte eccedono in proteine. La Dukan 3, per esempio, ha un contenuto di proteine che ? addirittura pi? del triplo del valore consigliato. Per i carboidrati, invece, emerge una sostanziale "censura", quasi tutte apportano pochi carboidrati o addirittura pochissimi, come nella Atkins e nella Dukan, che, per?, privilegiano i grassi. E infine, ma non per ultimo, vi sono quelle troppo scarse in folati e in ferro, che quando dovessero arrivare alla portata di donne in prossimit? della programmazione di una gravidanza, come ? risaputo, possono provocare gravi danni alla gestante e al nascituro.
La clinica pratica
Quanto ? stato fin qui ricordato si riferisce a un eccellente articolo della D.ssa Carla Favaro che ? stato pubblicato sul Corriere in questi giorni. Fermo restando che non si pu? che condividere appieno il monito dell'articolo che ? rivolto al pubblico, restano alcune riflessioni importanti per tutti i professionisti della dietoterapia.
Prima di tutto ? necessario che si sviluppino sempre pi? numerosi e variati piani educativi ad hoc, affinch? i cittadini siano ben informati, sia sui vantaggi della corretta nutrizione sia sui rischi potenziali dei regimi troppo restrittivi o troppo permissivi. E di seguito, ? fondamentale che chi lavora in questo campo si avvalga dei migliori mezzi, oggi disponibili, per pianificare una dieta in tutta sicurezza per il paziente che dovesse avere un effettivo bisogno di perdere peso. In altri termini, laddove fosse presente un lieve sovrappeso ? ovviamente sbagliato e dannoso proporre un regime troppo restrittivo. Infine, si raccomanda comunque un attento monitoraggio della persona posta in regime dimagrante che deve comprendere tutte le misure del caso.
Autore: Patrizia Maria Gatti
Fonti: Anses ? novembre 2010 Rapport d'expertise collective ?valuation des risques li?s aux pratiques alimentaires d'amaigrissement
Corriere.it Salute/nutrizione - Carla Favaro 23 maggio 2011 Pi? difetti che pregi nelle diete dimagranti pi? famose
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