(14-06-11) L?ottimismo si sviluppa nella corteccia cerebrale
Secondo la neuroscienziata Tali Sharot, l'ottimismo e la fiducia nel futuro sono una questione di collegamenti neuronali tra l'amigdala e la corteccia cingolare anteriore. La prima ? responsabile delle emozioni, la seconda delle motivazioni. Come rilevato da alcuni studi, l'attivit? e l'interconnessione tra le due aree aumenta nelle persone ottimiste, e diminuisce in quelle depresse.
La visione ottimista del futuro si basa su un'attivit? del cervello che per? rielabora i ricordi. Secondo gli scienziati, l'immagine del passato sarebbe ricostruita eliminando i ricordi negativi per lasciare spazio a dettagli immaginari e positivi. Attraverso un meccanismo di rimandi, dunque, l'immagine del passato si rifletterebbe sul futuro, connotandolo in modo ottimistico.
Un eccesso di ottimismo potrebbe portare a vedere la realt? in una maniera troppo distorta, avverte Tali Sharot: il rischio ?, ad esempio, di non voler pi? sottoporsi a un check-up medico perch? ritenuto inutile. Eppure, per progredire, l'uomo ha bisogno di pensare che "un altro mondo ? possibile".
Fonte: edott.it
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