(27-05-06) Il doping spagnolo spaventa il Giro
L?inchiesta si allarga: sospetti su squadre e corridori impegnati nella corsa rosa
GEMONA DEL FRIULI??Siamo quasi ai livelli dello scandalo Festina del 1998?. Il presidente dell?Unione ciclistica internazionale, Pat McQuaid, sintetizza in modo inequivocabile la pi? grande operazione antidoping nella storia dello sport spagnolo, scattata tre giorni fa con l?arresto del d.s. Manolo Saiz e del medico Eufemiano Fuentes della squadra Liberty Seguros-Wurth e partita dalla testimonianza dell?ex ciclista Manzano. La vicenda spagnola ? vicina anche al Giro d?Italia: tra i duecento sportivi (non solo corridori) coinvolti dopo il sequestro, a Madrid, di sacche di sangue, congelato e liquido, ci sarebbe (secondo la radio spagnola Cadena Ser, che cita fonti della polizia) anche il tedesco Jan Ullrich, attualmente in gara al Giro, dove sta perfezionando la preparazione in vista del Tour: ?Smentisco qualsiasi collegamento col dottor Fuentes?, ha replicato Ullrich.
Secondo la Guardia Civil di Madrid le sacche erano ?destinate a corridori ben piazzati al Giro, ma anche a calciatori e atleti di grande livello?. Fra i ciclisti coinvolti ci sono, sempre a detta della Guardia Civil, ?tutti i migliori spagnoli eccetto Valverde?. Che, per inciso, ? il pi? forte. ?? certo che al Giro ci sia qualche cliente del dottor Fuentes...?, ha detto Paolo Zani, presidente di Liquigas, sponsor della squadra di Danilo Di Luca. I sospetti quindi coinvolgono anche la corsa rosa, dove, oltre a Ullrich, ? impegnata la Liberty Seguros. Lo sponsor ha annunciato subito il proprio disimpegno dal ciclismo, dove investe otto milioni di euro a stagione. La Liberty ?il cui d.s. presente al Giro, Marino Lejarreta, ha dichiarato ?so solo che porter? la squadra fino a Milano? ? ? anche la squadra di Alexandre Vinokourov, tra i favoriti del prossimo Tour: ?Io ci sar? ?ha detto il kazako?con o senza la Liberty?. Beato lui: tra i nodi dell?inchiesta c?? il rapporto tra il dottor Fuentes e il dottor Cecchini, gi? allievo del professor Conconi, ma soprattutto preparatore di Ullrich e di molti corridori di vertice, anche italiani. ?Io sono molto tranquillo ? dice la maglia rosa, Ivan Basso, la cui squadra, la danese Csc, ha smentito gi? marted? qualsiasi rapporto col dottor Fuentes ?. Non posso seguire vicende cos? lontane dal Giro?. Lo scandalo ? destinato ad allargarsi.
La Guardia Civil, infatti, ? in possesso di intercettazioni telefoniche e video che mostrano i rapporti tra Fuentes e sportivi di vertice, anche calciatori. Per quanto riguarda il ciclismo, pare che dopo la bufera che sconvolse la Francia nel 1998 (il doping di squadra della Festina) e quello italiano nel 1999 (caso Pantani) tocchi ora pagare il conto all?ambiente spagnolo, il pi? chiacchierato degli ultimi anni, come aveva dimostrato nell?autunno scorso il caso Heras (della Liberty Seguros) trovato positivo e squalificato per due anni dopo aver vinto la sua quarta Vuelta. In quel caso si trattava di positivit? all?Epo. Ora ci troviamo davanti a un ritorno al passato: l?autoemotrasfusione, che era gi? in voga gi? negli anni Ottanta prima di essere vietata per legge. ?L?autoemotrasfusione non ? individuabile ? spiega l?ematologo Giuseppe D?Onofrio, gi? perito super partes al processo Conconi e al processo Juventus ? ed ? molto efficace. Mi colpisce molto che sia stato trovato anche del sangue congelato: questo presuppone procedure molto costose (il d.s. della Liberty, Manolo Saiz, ? stato arrestato con 60 mila euro addosso, ndr) e sofisticate. I rischi? Un errore nella trasfusione pu? essere mortale?.
Paolo Tomaselli
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