(26-06-11) L?obesit? manda in tilt l?orologio del cuore
I chili di troppo influirebbero negativamente sulla "sveglia biologica" che ordina al cuore quando pompare pi? sangue. Un meccanismo ancora da capire, ma che potrebbe aiutare a comprendere perch? spesso gli infarti capitano al mattino. Sull'argomento si ? focalizzato uno studio americano pubblicato su Heart.
Il ritmo circadiano del cuore dipende non solo da fattori esterni come il cortisolo, ma anche da un gene, chiamato Clock, che predispone le cellule cardiache e dei vasi a essere pi? attive ancor prima di quando se ne presenti la necessit?. L'ipotesi dei ricercatori americani ? che nelle persone obese la "sveglia biologica" non funzioni regolarmente. Studi in laboratorio condotti su topi hanno riscontrato infatti che, in quelli di peso regolare, l'attivit? del Clock ? massima alle sette del mattino e minima alle sette di sera. Nei topi obesi, per?, i livelli sono rimasti costanti, o hanno mostrato picchi indipendenti dall'ora.
In tema di obesit?, poi, l'ultimo Congresso europeo di cardiologia ha puntato l'attenzione in particolare sui ragazzi in forte sovrappeso. Le pareti del loro cuore risultano infatti ispessite, e le sostanze messe in circolo dal grasso addominale danneggiano pi? velocemente le cellule che rivestono le pareti interne dei vasi, lasciando scoperte ampie zone a rischio formazione di placche aterosclerotiche.
Occhi puntati anche sui disordini nell'alimentazione: ?Ogni due ore un italiano si ammala di un disturbo alimentare. La maggior parte sono donne: il 5% delle giovani tra i 13 e i 35 anni soffre di anoressia e bulimia, ma l'incidenza sta salendo anche tra le quarantenni e gli uomini?. A segnalarlo ? Aba, associazione che da 20 anni si occupa di disordini alimentari. A questo proposito, l'attenzione ? puntata anche su un nuovo fenomeno, nato negli Stati Uniti: secondo i dati, una ragazza su tre ? favorevole a ridurre drasticamente il cibo pur di poter bere senza freni alla sera.
Fonte: edott.it
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