(27-06-11) Protezione sotto il sole: c?? ancora da lavorare
Tra la teoria e la pratica la distanza ? ancora evidente: negli anni si ? diffusa la consapevolezza dei rischi legati a una scorretta esposizione al sole, ma quando si tratta di proteggersi, le cautele sono spesso accantonate. Secondo un'indagine condotta da Gfk Eurisko su mille persone maggiori di 14 anni, solo il 46% degli italiani ha dichiarato di percepire a rischio la propria stessa pelle. E nonostante un aumento nel consumo di protezioni solari, c'? ancora un 28% di popolazione che non usa questi prodotti, e un 11% che ricorre a soluzioni alternative.
Si tende a percepire il rischio solo sulla spiaggia, dimenticando che l'esposizione al sole si ha anche quando si va in montagna, o si pedala, o si svolgono lavori all'aperto. In queste circostanze, la protezione sembra calare.
I pi? attenti alla salute della pelle sono gli adulti, soprattutto dopo i 50 anni, e cresce la consapevolezza anche tra le mamme, che per i propri figli cominciano a usare solari con fattori pi? elevati. Nota dolente arriva invece dagli adolescenti: un sondaggio condotto tra pi? di 1200 ragazzini in Abruzzo dimostra che, nonostante il 97% dei giovani abbia sentito parlare di tumori cutanei, solo il 13% si protegge sotto il sole. L'Oms, a questo proposito, consiglia una visita dermatologica intorno ai 14 - 15 anni, et? da cui ? possibile la comparsa del melanoma. Il parere di uno specialista - dermatologo, pediatra, medico di famiglia - d'altronde, inizia a riscuotere l'attenzione dovuta: nel giro di dieci anni ? aumentata la percentuale di italiani che si rivolge a loro per scegliere il solare pi? adatto.
E a proposito di prodotti solari, comincia a diffondersi la nuova indicazione sul tipo di protezione, basata su aggettivi come "bassa", "media", "alta", "altissima". Un sistema, questo, pi? intuitivo rispetto ai tradizionali numeri del "Sun Protection Factor". Attenzione a chi assume farmaci fotosensibilizzanti, come antibiotici, diuretici, ansiolitici, antistaminici. In questo caso, se il medicinale resta in circolo 12 ore, meglio prenderlo di sera, cos? da poter prendere il sole tranquillamente dal mattino successivo. Crescono, poi, i casi di allergici al sole: per loro, si suggerisce un'esposizione graduale. Consiglio, questo, che va esteso per? a tutti: per fare il suo lavoro di "colorazione", infatti, la melanina ha bisogno di almeno 72 ore. Per favorirne il corretto funzionamento, ? bene quindi usare solari con schermi alti nei primi tre giorni, per poi passare a fattori di protezione pi? bassi in seguito.
Fonte: edott.it
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