(04-07-11) Alla base della ricerca ossessiva del cibo un desiderio di gratificazione e ricompensa
L?obesit? potrebbe essere provocata dalla sete di gratificazione e di ricompensa. E? l?interessante teoria formulata dal ricercatore statunitense Eric Stice e apparsa sulle pagine dell?ultimo numero del Journal of Neuroscience.
Stice, ricercatore presso l?Oregon Research Institute, ? partito dal desiderio di confermare una teoria piuttosto accreditata e cio? che si mangia in maniera ossessiva ed esagerata perch? il cervello presenta delle alterazioni tali da comportare una carenza di ormoni, come la dopamina, responsabili di una profonda sensazione di rilassamento e appagamento, e la cui produzione viene stimolata proprio dall?assunzione di cibo.
A seguito delle sue ricerche Stice sembra essere giunto, invece, a una conclusione del tutto diversa. Nel cervello delle persone obese non si registrerebbe una minore attivit? delle zone del cervello coinvolte nel processo di produzione della dopamina, ma anzi queste aeree sarebbero maggiormente sensibili. In altre parole chi mangia in modo ossessivo ? pi? vulnerabile alle gratificazioni offerte dal godimento di una pietanza gustosa e soffre di una carenza nella ricettivit? cerebrale.
Ma come si ? svolto lo studio di Stice? Il ricercatore ha arruolato 60 adolescenti magri ad alto rischio di obesit?, perch? con genitori in sovrappeso o obesi, e li ha sottoposti a risonanza magnetica per comparare la risposta neuronale alle ricompense offerte sotto forma di cibo o di denaro.
Le evidenze hanno suggerito che il desiderio di mangiare in modo eccessivo potrebbe essere causato da anomalie del processo di gratificazione. I test, infatti, hanno mostrato che ad attivarsi in risposta a una 'premio in cibo' erano le stesse aree del cervello che si attivavano in risposta a una proposta di premio in denaro.
?In generale gli individui ad alto rischio di obesit? sono pi? sensibili di fronte alle offerte di gratificazioni in generale, siano esse sotto forma di cibo che di denaro?, ha spiegato il ricercatore.
Lo studio ha anche mostrato che i giovani a rischio obesit? mostrano una iperresponsivit? delle regioni somato-sensoriali che gioca un ruolo chiave anche nella percezione della quantit? di grassi nel cibo: ci? suggerisce che le persone particolarmente sensibili a rilevare cibi ad alto contenuto di grassi sarebbero a rischio obesit?.
Fonte: paginemediche.it
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