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Le ricerche di Gerona 2005

(16-07-11) La dietoterapia dell'Alzheimer


Una dietoterapia a basso contenuto di grassi saturi e a basso indice glicemico (IG), potrebbe giovare ai pazienti con Alzheimer, o con moderati disordini cognitivi e della memoria.
Lo studio
Uno studio randomizzato con 2 diversi regimi dietetici della durata di 4 settimane prevedeva una dieta HIGH a elevato contenuto in grassi saturi e a elevato indice glicemico (grassi 45% di cui saturi > 25%; carboidrati, 35%-40% con indice glicemico > 70 e proteine 15%-20%) e una dieta LOW a basso contenuto di grassi saturi e basso indice glicemico (grassi 25% di cui saturi < 7%; carboidrati 55%-60% con indice glicemico < 55; proteine 15%-20%).


Tutti i partecipanti (49 anziani di et? media 69,3 anni sani e 29 anziani di et? media 67,6 anni con disordini cognitivi della memoria di grado moderato) erano alternativamente sottoposti ai due regimi, ai prelievi di sangue, a un prelievo di liquido cerebrospinale (SF), al test di intolleranza al glucosio e ai test delle funzioni cognitive, prima e dopo l?intervento dietetico.
Nei soggetti con disordini cognitivi, la LOW Diet aumentava la quantit? della molecola Aβ42; molecola questa che rappresenta il marker della degenerazione dell?amiloide e che caratterizza il pattern patologico dell?Alzheimer, dove ? tipicamente presente in bassa concentrazione.
Da osservare che la LOW Diet ha un effetto opposto nel soggetto sano, cio? diminuisce la A β42; mentre la dieta HIGH l?aumentava.
L?apolipoproteina E, nel liquido cerebrospinale (CSF), era aumentata con la dieta LOW e diminuita con quella HIGH, in entrambi i gruppi.
L?insulina CSF aumentava con la LOW, ma diminuiva con la HIGH negli adulti sani.
La dieta HIGH incrementava lipidi plasmatici, insulina e F2-isoprostano, mentre la LOW aveva effetto opposto.
Infine, dopo 4 settimane di trattamento, la LOW promuoveva miglioramenti nella memoria visiva in entrambi i gruppi. Gli autori pongono l?accento sulla dieta come fattore di modulazione dell?Alzheimer, grazie agli effetti sul sistema nervoso centrale, sulle lipoproteine, sullo stress ossidativo e sull?insulina.

Autore: Patrizia Maria Gatti
Fonte:
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21670398
Arch Neurol. 2011 Jun;68(6):743-52.
Diet intervention and cerebrospinal fluid biomarkers in amnestic mild cognitive impairment.

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