(22-07-11) Memoria: tenere attivo il cervello contro la pigrizia del Web
La tecnologia ? talmente integrata nelle abitudini quotidiane da influire sulla memoria dei cittadini contemporanei. Il Web, in particolare, ha modificato la capacit? di apprendimento: si tende a immagazzinare meno informazioni confidando sulle capacit? di memorizzazione di Internet e computer. Lo ha dimostrato la ricerca di alcuni neurologi statunitensi pubblicata su Science. Il pericolo ? di diventare smemorati nel tempo.
?Facciamo troppo affidamento sulla tecnologia - commenta Betsy Sparrow, coordinatrice della ricerca - e l'abbiamo trasformata nella memoria transattiva. Un magazzino, cio? di informazioni esterne al nostro cervello?. Internet, dunque, come estensione della nostra memoria, ma, sottolinea la ricercatrice, ?corriamo il rischio di un'autentica e grave amnesia nel caso in cui il contenuto venga danneggiato?.
Il problema riguarda in particolare i pi? giovani: questo non significa doverli privare del computer, ma orientarli verso un uso ?con attenzione - commenta Paolo Maria Rossini, ordinario di Neurologia alla Cattolica di Roma e studioso di memoria - La capacit? di memorizzare si costruisce dall'infanzia fino ai diciotto anni. Bisogna aiutarli?. Ritornare, dunque, a stratagemmi tradizionali come imparare a memoria poesie? ?Anche oggi i bambini e i ragazzi sono costretti a fare esercizi di memoria - sottolinea Rossini - non sono cos? necessarie le poesie. Ma ? certo che devono imparare a depositare e trattenere per poi utilizzare in diversi processi intellettivi?.
Fonte: edott.it
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