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Le ricerche di Gerona 2005

(06-08-11) Cibo e sessualit? nei disturbi dei comportamenti alimentari


La relazione che corre tra cibo e sessualit? ? assai stretta. Basti pensare che gi? a livello neuro-anatomico e fisiologico le regioni cerebrali deputate al comportamento sessuale e all?alimentazione sono sostanzialmente le stesse: il sistema limbico, e pi? nello specifico, l?ipotalamo.
Anche la storia della psicoanalisi ci indica che la pulsione sessuale e l?istinto alimentare siano in qualche modo accomunabili. Per quanto riguarda la sessualit? nei disturbi alimentari la questione appare dunque pi? complessa. Ad oggi, l?argomento alimentazione e sessualit? ? in continua esplorazione.
Recenti studi dell?Universit? di Firenze, pubblicati su Journal of the Sexual Medicine e su Rivista di Psichiatria ci dicono che le pazienti con disturbi alimentari hanno un?attivit? sessuale meno intensa e pi? incline all?autoerotismo, cos? come pazienti obese o affette da BED (Binge Eating Disorder) hanno una minore frequenza di rapporti sessuali.
Diversificando per?, le caratteristiche dei disturbi alimentari, all?osservazione del clinico si evidenzia che nell?anoressia nervosa, insieme ad un rifiuto radicale del cibo, si accompagna anche un distanziamento dal corpo e dalla sessualit?. L?anoressica lavora talmente il suo corpo, fino al punto da renderlo asessuato e ancorato ad un'immagine femminile di tipo infantile. La donna anoressica, di sovente anche amenorroica, non ha interiorizzato la femminilit? adulta e non ? disposta a crescere.
Di contro nella bulimia, il cibo ha un ruolo diverso: ? il mezzo attraverso il quale si cerca di colmare l?angoscia del vuoto. La donna bulimica ha un rapporto di natura compulsiva con il cibo, che rappresenta la cura contro un?angoscia primaria da cui non riesce a difendersi in altro modo.
L?aspetto compulsivo, nonch? autolesionista dell?alimentazione bulimica, investe anche la sessualit?, con una ricerca esasperata di partner sessuali. In queste donne, non del tutto secondario ? l?elemento dei comportamenti sessuali a rischio. A questo punto ? necessario introdurre il gi? citato BED, Binge Eating Disorder, la cui prevalenza ? maggiore rispetto agli altri disturbi alimentari e la cui compliance con le disfunzioni sessuali ? assai alta.
Nel BED sono ricorrenti le abbuffate, ma contrariamente alla bulimia, non sono presenti le condotte di eliminazione del cibo, per cui il peso corporeo tende ad aumentare fino all?obesit?. Il BED, disturbo che si caratterizza anche per una trasversalit? di genere, ? specificato da un totale discontrollo degli impulsi che si manifesta, appunto, con un'assunzione di cibo incontrollata.
Nei soggetti con BED cibo e sessualit? sono strumenti accessori completamente alieni dalle dimensioni del piacere e del desiderio. Supponendo dunque, una distinzione psicologica e sintomatologica dei tre disturbi alimentari descritti ? possibile affermare che il rapporto che i pazienti hanno con il cibo e il sesso, ? da attribuire a precisi 'tratti personologici'.
Nell?anoressia si palesa un atteggiamento ossessivo nei confronti del cibo e della propria immagine corporea; nella bulimia sono le compulsioni e l?autolesionismo il motore che scatena la psicopatologia comportamentale; infine nel BED, stando all?osservazione clinica, il mancato controllo degli impulsi rappresenta il meta-fenomeno sottostante al disturbo dell?alimentazione. E? evidente che ogni approccio terapeutico per i pazienti con disturbo del comportamento alimentare, deve mirare all?integrazione del sapere medico e di quello psicoterapico.

A cura del Dott. Giacomo Ciocca - Corso di Laurea in Sessuologia - Universit? dell'Aquila (coordinatore Prof. E. A. Jannini)
Fonte: paginemediche.it

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