(28-08-11) Il calo senile di vista e udito accresce depressione e ansia
Nella popolazione anziana, il deterioramento progressivo della vista e dell'udito pu? aumentare il rischio di sindromi depressive e ansiose. La correzione di tali deficit potrebbe per? essere in grado di migliorare la qualit? di vita di questi pazienti, tra i quali i pi? a rischio sono le donne. La ricerca, condotta da un'?quipe di psichiatri dell'universit? di Bologna coordinata da Diana De Ronchi, ha coinvolto 7.389 soggetti non affetti da demenza, nel 60% circa dei casi donne e con un'et? media di 71,9 anni, che hanno partecipato al progetto Faenza. La presenza di stati depressivi e/o ansiogeni ? stata determinata raccogliendo informazioni su sintomi psichiatrici, precedenti la ricerca o correnti, mentre un'intervista semi-strutturata ? stata utilizzata per cogliere l'eventuale presenza di stati di deterioramento sensoriale. Nel dettaglio, si ? registrata una prevalenza di deterioramento visivo e uditivo rispettivamente dell'1,4% e dello 0,2%, con un trend in aumento nei soggetti di et? superiore a 75 anni. La prevalenza di sindrome depressiva ? risultata maggiore tra i partecipanti con deterioramento visivo (20,2% vs. 9,3%), in particolare nelle donne (22,9%) e negli over-75 (22,1%). La prevalenza di sindrome ansiogena ha dato, invece, numeri superiori nel gruppo di soggetti con deterioramento uditivo (25% vs. 11%). Sebbene non si tratti di risultati significativi dal punto di vista statistico, gli esperti concludono che il peggioramento della vista raddoppia il rischio di incorrere in sindrome depressiva (odds ratio, Or: 2,03), in particolare nel sesso femminile e nei soggetti molto anziani, mentre la perdita progressiva dell'udito determina una maggiore probabilit? di sviluppare una sindrome ansiosa (Or: 2,71).
Fonte:
Aging Ment Health, 2011; 15(4):467-74
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