(03-06-06) Allergie e tumori stessi meccanismi
Angiogenesi e fattori di crescita dei vasi responsabili dell'infiammazione. Studio dell'ateneo di Napoli
di Giuseppe Del Bello
L'angiogenesi, il sistema che favorendo la formazione di nuovi vasi, si ? dimostrato fondamentale per la proliferazione delle cellule neoplastiche e, quindi, per l'accrescimento dei tumori, sarebbe ampiamente coinvolto nello sviluppo e, soprattutto, nella cronicizzazione delle malattie allergiche. Lo rivelano gli ultimi studi compiuti dall'?quipe di ricercatori universitari che fa capo al professor Gianni Marone, ordinario di Immunologia alla Federico II di Napoli e presidente del Collegium Internationale Allergologicum. La scoperta aggiungerebbe nuovi tasselli alla comprensione dei meccanismi cellulari alla base delle allergie.
I fattori di crescita dell'endotelio vascolare (VEGF, Vascular Endothelial Growth Factor) e i loro recettori (VEGFR-1, VEGFR-2 e VEGFR-3) sono stati catalogati come importanti regolatori della proliferazione e differenziazione dei vasi sanguigni e dei vasi linfatici, prevalentemente nella crescita dei tumori e nella insorgenza delle metastasi. "La neovascolarizzazione ? alla base del rimodellamento tissutale delle vie respiratorie, sia a livello nasale che polmonare", spiega oggi Marone, "ma non c'? da stupirsene visto che dalla nascita e fino all'ultimo respiro, la nostra vita si basa sull'angiogenesi". La teoria smantella in parte le acquisizioni scientifiche che fino a oggi avevano guidato gli specialisti nell'identificazione delle malattie allergiche e della loro ciclica riacutizzazione.
"Le cellule immunitarie che si riteneva producessero solo istamina", continua il docente, "in realt? producono anche fattori angiogenici come il VEGF e il PLGF". Quest'ultimo fu clonato dal gruppo di ricercatori del Cnr guidato da Graziella Persico ma, mentre lei l'aveva individuato nella placenta, il team di Marone ha scoperto che entrambi originano dalle cellule immunitarie responsabili dell'infiammazione.
"I risultati dei nostri studi hanno dimostrato che VEGF, PLGF e i loro recettori sono presenti in alcune specifiche cellule del sistema immunitario", precisa Marone, "in particolare, sarebbero i basofili del sangue periferico a esprimere elevate concentrazioni di VEGF-A e specifici recettori di tipo VEGFR-2, identificando anche nei mastociti umani presenti a livello polmonare e sinoviale alti valori di VEGF-A".
In sintesi, quando si verifica la sensibilizzazione allergica, queste cellule stimolano la produzione dei fattori angiogenici che, a loro volta, aumentano la vascolarizzazione degli organi bersaglio, polmone, cute e mucose, rendendole costantemente infiammate.
Della teoria si ? discusso anche a New York durante il meeting dell'American Society Academy of Immmunology, per lo sviluppo di terapie innovative nel trattamento delle malattie allergiche attraverso anticorpi monoclonali che bloccano il Vegf o il Plgf o, anche, i loro recettori sulle cellule immunitarie.
Ma il sistema potrebbe rappresentare anche una nuova linea di ricerca terapeutica per combattere tante altre patologie: polmonari (asma bronchiale, broncopneumopatie croniche ostruttive, carcinoma polmonare) e reumatiche (artrite reumatoide). "Con questi presupposti, cos? promettenti, il settore farmacologico potrebbe trarre enormi vantaggi dalla disponibilit? di terapie biologiche e farmacologiche gi? in studio avanzato nell'ambito della modulazione della angiogenesi neoplastica".
Fonte: larepubblica.it
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