(29-09-11) Pi? sei istruito, meno rischi di ammalarti
Un buon livello di cultura aiuta a proteggersi da malattie come diabete, asma, obesit? e?
Studiare fa bene. Detta cos?, potrebbe sembrare la frase che tutti, fin da piccoli, abbiamo sentito pronunciare da genitori e professori. E invece ? molto di pi? di un semplice invito a passare pi? tempo possibile sui libri: ? una certezza scientifica. Proprio cos?: i risultati preliminari di uno studio (il progetto pilota Echim, European Community Health Indicators Monitoring, illustrato a Roma all'Istituto superiore di sanit?) hanno appena dimostrato che avere una buona cultura fa bene alla salute. O, pi? precisamente, che ci si ammala di meno quando si sanno pi? cose.
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Istruzione, elemento chiave per la salute
Le differenze socio-economiche tra individui - dettate da un mix di istruzione, occupazione e reddito - sono spesso associate ad alcune patologie e a diversi fattori di rischio per la salute. L?istruzione in particolare diventa per? cruciale quando si parla di patologie come diabete, asma e bronco-pneumopatia cronica ostruttiva, obesit? e persino di incidenti in casa, a scuola e durante le attivit? ricreative.
Le differenze si sentono anche nella prevenzione: gli anziani con un basso livello di istruzione tendono a non sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale, mentre le donne con un livello culturale pi? elevato sono anche le pi? attente a fare lo screening per il tumore al seno e al collo dell?utero.
L?importanza dello studio
Secondo Emanuele Scafato, direttore del reparto del Cnesps che ha condotto lo studio in Italia, ?in estrema sintesi si pu? dire che salute e welfare sono strettamente collegati. Programmare dunque a livello comunitario politiche sanitarie utili a ridurre la variabilit? di quei determinanti socio-economici comuni per le malattie croniche gioverebbe alla salute di tutti i cittadini europei?.
L?importanza di questo studio ? consistita ?nella definizione, attraverso un percorso partito nel 1998, di un sistema condiviso di monitoraggio della salute in Europa?. Ne ? risultata una lista di 88 indicatori chiave tra cui diabete, depressione, indice di massa corporea, asma, pressione sanguigna, abitudine al fumo, consumo di frutta e verdura.
Ma vediamo alcuni risultati nel dettaglio.
? Diabete - Tra i cittadini con bassa istruzione il 6,7% ha dichiarato di avere il diabete contro il 2,1% di pazienti diabetici riscontrato tra chi aveva un elevato grado di istruzione.
? Depressione - Si ? dichiarato depresso il 6,3% dei meno istruiti contro il 2,6% di pazienti con maggiore cultura.
? Asma - Il 3,6% di chi ha studiato meno, contro il 2,5%.
? Bronco-pneumopatia cronica ostruttiva - Tra coloro che hanno bassa istruzione il 5,3% ha dichiarato di esserne affetto, contro l'1,4% di pazienti con un pi? alto grado di istruzione.
? Pressione arteriosa - Tra chi si ? mostrato scarsamente qualificato dal punto di vista dell?istruzione il 22% aveva la pressione alta contro il 9,4% di coloro con valori elevati tra i pi? istruiti.
? Incidenti - Tra quelli che hanno bassa istruzione il 6,3% ha dichiarato di essere vittima di incidenti domestici e in ambito scolastico durante le attivit? ricreative, contro il 5,1% di riscontrato tra chi aveva un elevato grado di istruzione.
? Fumo - Tra i meno istruiti fuma il 21,1% e tra i pi? istruiti il 20%.
? Consumo di frutta e verdura - Se per la frutta le percentuali sono identiche (79,4% sia per i pi? istruiti che per i meno istruiti), per la verdura tra i meno colti ne consuma il 57,8% contro il 62,5% tra i pi? istruiti.
Fonte: Redazione Staibene.it - 23 Settembre 20
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