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Le ricerche di Gerona 2005

(10-10-11) Infarti e ictus, in 20 anni +15% morti fra donne



Roma, 30 set. (Adnkronos Salute) - Infarti e ictus mortali in crescita fra le donne: in 20 anni si ? registrato un aumento del 15% dei decessi per queste malattie nell'universo femminile. Lo riporta il Libro Bianco sulla Salute della donna, la cui terza edizione ? stata presentata oggi a Roma nella sede di Farmindustria. Queste patologie - rileva il rapporto - rappresentano ancora oggi una tra le principali cause di morte e di invalidit? nell'Unione europea e nei Paesi pi? industrializzati, sia per la loro diffusione in continua crescita, che per la mortalit? a esse associata, anche fra le donne. Ma non sono pi? a esclusivo appannaggio del sesso maschile. Gli studi condotti sulla popolazione femminile, infatti, calcolano in Italia 130.000 decessi ogni anno, di cui 33.000 per infarto del miocardio, arrivando cos? a numeri pari a pi? del triplo rispetto a quelli del tumore della mammella. In generale la mortalit? femminile per malattie ischemiche del cuore ? pari a 8,56 per 10.000, con una punta di 92,56 nella classe di et? 75 anni e oltre. "La vita sempre pi? sedentaria - ha sottolineato Francesca Merzagora, presidente Onda - l'alimentazione eccessiva e sempre pi? lontana da quella mediterranea, stanno portando anche fra le donne a un aumento delle malattie cardiovascolari. A ci? si aggiunga il fatto, che per questioni di cultura e per la propensione al ruolo di 'caregiver' nei confronti della famiglia, la donna tende a minimizzare i problemi di salute. Con il risultato che solo una su tre si sottopone a un controllo annuale cardiocircolatorio, anche nel periodo della menopausa, quello pi? critico in cui aumentano notevolmente i rischi per il cuore". "I dati emersi dalla III edizione del Libro Bianco, per ci? che concerne le malattie ischemiche, non sono confortanti - aggiunge Merzagora - con tassi di mortalit? in continua crescita che, gi? preoccupanti a livello nazionale, diventano ancora pi? drammatici se si analizzano per le singole regioni. Si fa dunque sempre pi? evidente la necessit? di misure adeguate che agiscano non solo sul fronte terapeutico, ma anche su quello preventivo"."Tuttavia, oltre a fattori esterni - continua Tiziana Sabetta dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane dell'Universit? Cattolica del Sacro Cuore di Roma - ? importante considerare anche quei fattori non modificabili, quali ad esempio l'et?. Per la donna la menopausa ? il momento di maggior criticit?, che va aumentando con l'avanzare degli anni; analizzando la mortalit? per malattie ischemiche del cuore, si osserva infatti fra le donne pi? anziane un tasso di decessi addirittura 144 volte pi? alto rispetto a quello delle pi? giovani (rispettivamente 92,56 e 0,64 decessi per 10.000)".

Fonte: quotivadis

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