(10-10-11) Problemi seri per il neonato se la mamma beve (anche poco)
Il 7,6% dei neonati italiani ? stato esposto all'alcol nell'utero materno e ha quindi un rischio aumentato di sviluppare caratteristiche fisiche e deficit nervosi e comportamentali della sindrome feto alcolica . Lo ha stabilito il primo studio sul tema in Italia, condotto dall'Istituto Superiore di Sanit? (Iss) in collaborazione con 7 neonatologie di altrettante, diverse citt?. ?A Roma il 29,4% dei neonati ha avuto contatto con l'alcol in utero, il tasso scende nel Nord-Est (zero a Verona)? spiega Simona Pichini, ricercatrice dell'Iss e responsabile dell'indagine. ?Queste differenze riflettono l'efficacia delle campagne di informazione, pianificate in modo pi? attento proprio dove l'abitudine all'alcol ? pi? diffusa?.
Le manifestazioni pi? importanti della sindrome feto alcolica, come per esempio certe caratteristiche del volto e i gravi deficit comportamentali e neurologici, sono legate a un consumo di alcol massiccio. ?Ma non c'? una soglia al di sotto della quale l'assunzione di alcolici in gravidanza possa dirsi sicura? dice l'esperta. ?Anche un uso giornaliero moderato, che in altre fasi della vita ? considerato normale, pu? determinare deficit intellettivi, sindrome da iperattivit?, comportamenti aggressivi e violenti durante l'adolescenza, problemi di socializzazione e ritardi nella crescita. Per questo, raccomandiamo alle donne che aspettano un bambino di astenersi completamente dell'alcol. Anche l'eccezione di una sola sera pu? essere pericolosa, se proprio in quel momento il feto sta sviluppando qualche parte del sistema nervoso?. La diagnosi precoce ? fondamentale perch? interventi tempestivi possono limitare i danni. ?Per aumentare l'allerta fra i medici abbiamo prodotto una guida che aiuta nella diagnosi? conclude Simona Pichini.
Fonte: Margherita Fronte
Corriere.it
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