(14-10-11) Un rapido sguardo che disorienta la memoria
Basta uno sguardo rapido, lo scenario cambia bruscamente e il nostro cervello
si disorienta. Questione di qualche decimo di secondo, impercettibile, ma
fondamentale per capire i meccanismi dell'ippocampo, quella parte del cervello
alla base dei processi della memoria. Lo studio (effettuato sui topi), messo a
punto da un equipe di ricercatori internazionali, tra cui Alessandro Treves
della Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste, ? stato
pubblicato su Nature.
In particolare i ricercatori si sono focalizzati sulla memoria spaziale,
conservata principlamente in un gruppo di cellule chiamate ?cellule della
posizione?: sono loro che permettono di orientarci, conservando il ricordo
dello spazio che ci circonda. Se per? lo scenario cambia improvvisamente,
l'ippocampo fa fatica ad adattarsi alla nuova posizione e reagisce cercando di
imporci la scena precedente. Fino a quando non si adatta alla nuova situazione
e "fotografa" il nuovo ambiente.
La reazione dell'ippocampo tarda qualche decimo di secondo: un tempo di
reazione troppo breve perch? possa essere percepito dalla nostra coscienza. La
scoperta mette in luce per la prima volta nel campo delle neuroscienze un
legame concreto tra scienza sperimentale e vissuto quotidiano.
Fonte: edott.it
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