(18-10-11) Emicrania, meglio non esagerare con i farmaci

Nei cefalalgici che abusano dei farmaci per alleviare il mal di testa i
sistemi cerebrali di controllo del dolore si alterano, al punto che il danno
pu? essere visto con una particolare risonanza magnetica funzionale a
valutazione statistica delle immagini. E' la scoperta di cui Gennaro Bussone,
direttore del Dipartimento di neuroscienze cliniche dell'Istituto Besta di
Milano, ha parlato al terzo incontro dell'Anircef, l'Associazione dei neurologi
italiani per la ricerca nelle cefalee.

Si capisce un po' meglio perch? i farmaci, in alcuni pazienti, non funzionano
pi? e cominciano, in un circolo vizioso paradossale, ad alimentare il mal di
testa, che diventa una ?Moh?, medication overuse headache, cio? cefalea da
abuso farmacologico. Adesso ci si potr? basare non solo sul racconto del
malato: l'alterazione si vede dall'immagine che compare su uno schermo. Ci? che
si osserva non ? una perdita di cellule nervose, bens? la traccia di una
riduzione del loro funzionamento, tant'? che, hanno scoperto gli studiosi,
eliminando i farmaci dannosi, le immagini tornano a mostrare una situazione di
normalit? nel giro di sei mesi.

I dati della ricerca, condotta per due anni insieme con i colleghi
dell'universit? di Memphis (Usa), saranno pubblicati dalla rivista scientifica
Headache. Una conferma clinica a questa scoperta arriva da un altro studio
pubblicato sul Journal of Headache Pain dai ricercatori del Centro Cefalee del
Policlinico Universitario di Modena diretto dal Presidente della Societ?
italiana per lo studio delle cefalee (Sisc) Luigi Alberto Pini: sono proprio
gli abusatori di farmaci quelli che pi? soffrono di allodinia, un fenomeno che
si aggiunge al mal di testa per cui stimoli innocui, come pettinarsi o radersi,
scatenano dolore.

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