(27-10-11) Ipercolesterolemia familiare, stessi rischi in gravidanza
Le donne affette da ipercolesterolemia familiare (Fh) non sembrano correre
maggiori rischi di parti prematuri o di nascite con basso peso o di
malformazioni congenite del feto rispetto alla popolazione generale. Lo
sostiene un team dell'ospedale universitario di Oslo coordinato da Ieva
Toleiyte, in base all'analisi dei dati provenienti dal Registro medico
norvegese delle nascite (circa 2 milioni di soggetti, dal 1967 al 2006) e dal
Laboratorio di genetica medica ospedaliero (1.869 donne con forma eterozigote
della patologia, di et? =/>14 anni). Il confronto tra archivi ? sfociato
nell'analisi di 2.319 nascite da 1.093 donne con Fh eterozigote. La
concentrazione media della colesterolemia totale in epoca pregravidica ?
risultata di 370 mg/dL, mentre non si ? avuta la disponibilt? dei dati
corrispondenti in gravidanza. Nella popolazione Fh eterozigote la frequenza di
parti pretermine, nati con basso peso e malformazioni congenite, durante i 40
anni presi in esame, ? stata rispettivamente di 6,8, 5 e 3,3. I valori
corrispondenti nella popolazione generale sono stati di 6,2, 5,2 e 3,2 e gli
odds ratio relativi sono risultati pari a 1,11, 0,96 e 1,09.
Fonti:
Circulation, 2011; 124(15):1606-14
doctornews33
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