(07-11-11) Pi? longevi con meno calorie
Scoperto un legame tra cibo mangiato e degenerazione delle cellule che portano all'invecchiamento
MILANO ? Poche calorie mantengono giovani a lungo. Parola di un gruppo di ricercatori di Goteborg: secondo i loro studi una dieta controllata, in cui l?apporto calorico del cibo consumato ? tenuto a bassi livelli, non solo fa bene alla linea e aiuta a mantenersi in forma, ma mantiene anche giovani pi? a lungo, oltre a rallentare l?insorgere di malattie come il cancro e il diabete di tipo 2. Meglio iniziare presto, oltretutto, a consumare meno calorie: prima si inizia infatti, e prima si contrasta l?invecchiamento.
L?ENZIMA ANTI-VECCHIAIA ? I ricercatori dell?universit? di Goteborg, Svezia, dipartimento di biologia molecolare e cellulare, hanno studiato (http://www.alphagalileo.org/ViewItem.aspx?ItemId=114117&CultureCode=en) le funzioni di un enzima, la perossiredossina 1, che sarebbe il protagonista del rallentamento del processo di invecchiamento. Tale enzima infatti ? necessario per ridurre il perossido di idrogeno e attivare funzioni antiossidanti delle cellule. E proprio grazie agli antiossidanti (contenuti notoriamente anche in alcuni alimenti, come le mele, l?aglio, molte verdure) ? possibile proteggere il corpo dai segni della vecchiaia, come la degenerazione di cellule e tessuti. Ma con l?et?, l?enzima perossiredossina 1 viene danneggiato e rallenta cos? le sue funzioni. Esiste per? un secondo enzima, Srx 1, in grado di andare a riparare il primo, e rimetterlo cos? in funzione. E sarebbe proprio la restrizione calorica a produrre questo riparatore naturale, innescando cos? un processo di salvaguardia di tessuti e funzioni vitali e contrastando l?invecchiamento generale.
MENO ZUCCHERI, PI? VITAMINE ? Per innescare questa naturale via di salvaguardia della propria salute, ? necessario dunque ridurre l?apporto calorico totale giornaliero. Senza per? privarsi di nutrienti fondamentali per la salute del corpo. Il modo migliore, sostiene la ricerca, ? quello di ridurre gradualmente l?assunzione di zuccheri e proteine, ricordandosi di non privarsene totalmente e di continuare ad assumere regolarmente anche minerali e vitamine.
CANCRO E DIABETE 2 ? L?insufficienza dell?enzima perossiredossina 1, una volta danneggiato, porterebbe anche all?insorgere di alcune malattie come cancro e diabete di tipo 2: ecco perch? ? fondamentale riuscire a mantenerlo in funzione a lungo, anche attraverso un regime calorico controllato e una dieta variegata. Non solo: le perossiredossine aiuterebbero inoltre nella prevenzione dei danni dati dall?aggregazione delle proteine, responsabili a loro volta di alcune patologie come Parkinson e Alzheimer, frequenti nel corso della vecchiaia.
Fonte: Eva Perasso
Corriere.it
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