(09-12-11) Steatosi epatica non alcolica non peggiora mortalit
La steatosi epatica non alcolica non si associa a un aumento di rischio di
morte, n? generale, n? per malattia cardiovascolare, cancro o patologie
epatiche: ? questo il risultato di uno studio prospettico condotto da un team
di studiosi coordinato da Mariana Lazo, della Johns Hopkins Bloomberg school of
public health di Baltimora (Usa). Il campione analizzato ? stato di 11.371
soggetti (et?: 20-74 anni) con un follow-up durato fino a 18 anni. Un ampio
studio dunque, in cui si ? rilevato che la prevalenza nella popolazione
generale della steatosi epatica non alcolica con o senza aumento dei livelli
degli enzimi epatici ? rispettivamente del 3,1% e del 16,4%. I ricercatori
hanno poi calcolato l'hazard ratio, che costituisce una stima del rapporto tra
il tasso di rischio nel gruppo studiato rispetto a quello del gruppo di
controllo, a cui convenzionalmente si attribuisce il valore 1. Confrontati con
i soggetti senza steatosi, i pazienti affetti da fegato grasso di origine non
alcolica ma con valori degli enzimi epatici nella norma hanno evidenziato un
hazard ratio di 0,92 per il rischio generale di decesso, e di 0,86, 0,92 e 0,64
per morte dovuta, rispettivamente, a malattie cardiovascolari, cancro e
patologie epatiche. Anche in caso di elevati livelli degli enzimi epatici il
rischio di mortalit? non ? apparso aumentato e l'hazard ratio si ? mantenuto
inferiore al valore unitario, tranne che per le malattie del fegato, in cui
l'hazard ratio si ? attestato su 1,17.
Fonti:
BMJ 2011 Nov 18; 343:d6891
doctornews33
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