(13-01-12) Oro, incenso e mirra i doni che curano
Rimedi attuali che vengono dal passato
MILANO - Oro, incenso e mirra sono i tre doni dei Magi al Bambino Ges?. Sono tre doni dal significato simbolico (oro per la regalit? del Bambino nato; incenso a ricordare la sua divinit?; mirra, usata per la mummificazione, per parlarci del sacrificio e della morte dell?uomo Ges?), ma sono anche tre rimedi medicamentosi.
INCENSO - L?incenso, conosciuto soprattutto per il suo uso durante le cerimonie religiose e funebri, viene estratto dalla Boswellia, pianta dell'antica medicina ayurvedica. Diverse ricerche (fondamentale quella di Edzard Ernst, pubblicata sul British Medical Journal nel 2008) ci hanno confermato la presenza in questa resina di numerose sostanze chimiche dotate di attivit? antinfiammatoria. La Boswellia si utilizza ormai da molti anni, ottenendo buoni benefici, nei pazienti con colite ulcerosa, Crohn o altre malattie croniche a carico dei bronchi come delle articolazioni. ? ben tollerata e consente anche di ridurre il consumo di farmaci.
MIRRA - La mirra tra i doni dei Magi ? forse la sostanza pi? misteriosa, molti neppure sanno cosa sia. Si tratta di una resina ricavata da una pianta tipica di penisola arabica, Mesopotamia e India (le stesse zone dove ? d?altronde presente anche la Boswellia). Nell?antichit? si usava soprattutto per aromatizzare e conservare le mummie. Il primo lavoro scientifico italiano sulla mirra ? stato pubblicato 15 anni fa, su Nature, da Piero Dolora e dai suoi collaboratori del Dipartimento di Farmacologia dell?Universit? di Firenze, che hanno ben studiato il meccanismo di azione di alcune sostanze chimiche, presenti in questa resina, sui recettori per gli oppioidi, spiegandone cos? le capacit? analgesiche. L'uso tradizionale, confermato da prove cliniche pi? recenti, ci consente di sfruttarne pienamente non solo le propriet? analgesiche, ma anche le capacit? antinfiammatorie e antisettiche - provate da altri studi scientifici - che si rivelano particolarmente utili nella cura di gengiviti, afte, peridontopatie e nella terapia di ferite e ulcerazioni cutanee. In Arabia Saudita la mirra viene ancora oggi utilizzata per la cura e la protezione del piede diabetico. Ma mirra e incenso sono stati utilizzati fin dall'antichit? come rimedi curativi non solo da singolarmente, ma anche insieme. Il ?Balsamo di Gerusalemme?, che per la sua attivit? antinfiammatoria ? entrato a far parte di molte recenti farmacopee, ? stato formulato, proprio grazie a queste due resine, nel 1719 nella farmacia del monastero di San Salvatore, nella citt? vecchia di Gerusalemme.
ORO - E l?oro? Se si fosse trattato veramente del prezioso metallo potremmo limitarci a dire che l'oro ha avuto un posto di rilievo nella recente storia della medicina, per la terapia di fondo dell'artrite reumatoide. Ma, invece che di oro, poteva trattarsi della preziosissima polvere di Curcuma, color oro appunto, proveniente sempre dall?Oriente, pregiata sia in cucina, sia nella medicina. Oggi sappiamo che la Curcuma ? preziosa perch? contiene sostanze antiossidanti particolarmente attive contro i fenomeni infiammatori cronici e nelle varie tappe della trasformazione cancerosa delle cellule. Usata nella pratica clinica su pazienti affetti da psoriasi e da infiammazioni croniche intestinali o reumatiche, la Curcuma suscita sempre maggior interesse tra i ricercatori perch? si ? visto che pu? migliorare la risposta di alcuni tumori ai farmaci chemioterapici. Un esempio, tra i tanti, che ci consente oggi di parlare di medicina integrata, piuttosto che di medicina alternativa.
Fonte: Fabio Firenzuoli
Corriere.it
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