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Le ricerche di Gerona 2005

(19-01-12) Demenza per 35 mln persone nel mondo, studio su biomarker


Roma, 12 gen. (Adnkronos Salute) - Sono oltre 35 milioni le persone con demenza nel mondo, e ci si aspetta che nei prossimi vent?anni raddoppieranno o quasi, superando i 65 milioni. Solo in Europa le demenze colpiscono 10 milioni di persone, e anche in questo caso il numero ? destinato a crescere fino sfiorare i 14 milioni nel 2030 (World Alzheimer Report 2010). Attorno alla ricerca per la diagnosi precoce di demenze e malattie neurodegenerative, in particolare Alzheimer e Parkinson, grazie a biomarker ad hoc, si sono riuniti 49 Centri internazionali, partner del nuovo progetto BiomarkAPD. Il progetto ? stato approvato nei mesi scorsi dall'Eu Joint Programme - Neurodegenerative Disease Research con un finanziamento di circa 10 milioni di euro provenienti da vari enti dei Paesi coinvolti. "Scopo dello studio - spiega in una nota l'Irccs San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia, coinvolto nel progetto - ? quello di mettere a punto un Protocollo comune per l?estrazione dei marcatori biologici, indicatori precoci delle malattie neurodegenerative, per stabilire dei parametri condivisi di misurazione, attraverso una comparazione tra le centinaia di campioni estrapolati nei diversi Centri". E favorire cos? una pi? efficace diagnosi della malattia. Il progetto ha anche l'obiettivo di raccogliere in una bio-banca, con sede a Lussemburgo, centinaia di campioni (200 da pazienti con Mild Cognitive Impairement, ovvero disturbi cognitivi lievi, altrettanti da pazienti con Alzheimer e con Parkinson, nonch? da anziani senza anomalie) per conservarli in una sede centralizzata e testare i diversi marcatori. Italia, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia sono i Paesi di provenienza dei Centri aderenti al consorzio. Per l'Italia, tra gli Irccs coinvolti c'? appunto il Centro San Giovanni di Dio Fatebenefratelli di Brescia, punto di riferimento per la ricerca e cura mirata alla riabilitazione delle persone con malattia di Alzheimer ed altre demenze (oltre al Carlo Besta di Milano e il Santa Lucia di Roma). Gli Irccs sono sostenuti per questo progetto con un finanziamento da parte del ministero della Salute di circa 500 mila euro. Proprio sulle demenze il Fatebenefratelli di Brescia ? referente per l?Italia di uno studio multicentrico internazionale (europeo e canadese), 'The Genetic Frontotemporal Dementia Initiative' (Genfi), finanziato all?interno del bando Coen (Centri di eccellenza sulla neurodegenerazione), e avviato a novembre, con l'obiettivo di identificare marcatori precoci di demenza frontotemporale dovuta a mutazioni genetiche. La ricerca consister? nel raccogliere dati clinici biologici, di forme genetiche e di risonanza magnetica di famiglie con persone colpite da demenza frontotemporale, per seguire il decorso e la storia della malattia.

Fonte: Quotivadis

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