(30-01-12) Steatosi epatica non alcolica non peggiora mortalit
05 dicembre 2011 -
Gastroenterologia
La steatosi epatica non alcolica non si associa a un aumento di rischio di morte, n? generale, n? per malattia cardiovascolare, cancro o patologie epatiche: ? questo il risultato di uno studio prospettico condotto da un team di studiosi coordinato da Mariana Lazo, della Johns Hopkins Bloomberg school of public health di Baltimora (Usa). Il campione analizzato ? stato di 11.371 soggetti (et?: 20-74 anni) con un follow-up durato fino a 18 anni. Un ampio studio dunque, in cui si ? rilevato che la prevalenza nella popolazione generale della steatosi epatica non alcolica con o senza aumento dei livelli degli enzimi epatici ? rispettivamente del 3,1% e del 16,4%. I ricercatori hanno poi calcolato l'hazard ratio, che costituisce una stima del rapporto tra il tasso di rischio nel gruppo studiato rispetto a quello del gruppo di controllo, a cui convenzionalmente si attribuisce il valore 1. Confrontati con i soggetti senza steatosi, i pazienti affetti da fegato grasso di origine non alcolica ma con valori degli enzimi epatici nella norma hanno evidenziato un hazard ratio di 0,92 per il rischio generale di decesso, e di 0,86, 0,92 e 0,64 per morte dovuta, rispettivamente, a malattie cardiovascolari, cancro e patologie epatiche. Anche in caso di elevati livelli degli enzimi epatici il rischio di mortalit? non ? apparso aumentato e l'hazard ratio si ? mantenuto inferiore al valore unitario, tranne che per le malattie del fegato, in cui l'hazard ratio si ? attestato su 1,17.
Fonti:
BMJ 2011 Nov 18; 343:d6891
teamsalute.it
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