(15-06-06) Dall'alopecia alle malattie autoimmune
Una mutazione rende inefficienti le difese dai linfociti troppo aggressivi
Un raro difetto genetico, che pu? determinare in chi ne ? portatore uno spettro di disturbi che vanno dal diabete di tipo 1 all?alopecia, ha consentito di gettare luce sullo squilibrio immunitario che caratterizza le malattie autoimmuni. Si tratta di una mutazione nel gene AIRE (autoimmune regulator), che provoca danni a carico delle ghiandole endocrine (pancreas, surreni, tiroide, paratiroidi) e una suscettibilit? a infezioni croniche o ricorrenti da funghi altrimenti innocuo (come la candida). La stessa mutazione ? osservano alcuni ricercatori del Medical College of Georgia in un articolo sull?ultimo numero di Nature Medicine ? determina un difetto nelle cellule iNKT, un gruppo di cellule che aiutano il sistema immunitario a combattere le infezioni sopprimendo i linfociti T vaganti propensi ad attaccare le cellule del corpo. La scoperta potrebbe portare a nuove strategie per prevenire o curare sia la sindrome polighiandolare, sia altre malattie autoimmuni.
"Il corpo deve mantenere un attento equilibrio fa l?azione di ?assassinio cellulare? del sistema immunitario e la sua soppressione" dice Qing-Sheng Mi, che ha diretto la ricerca. "Se uccide troppo pu? indurre patologie autoimmuni, se regola troppo severamente questa attivit?, rischia il cancro. Le cellule iNKT contribuiscono a mantenere il giusto equilibrio. Chi soffre di malattie autoimmuni pu? non avere un corredo abbastanza ricco di cellule iNKT funzionalmente efficienti."
Fonte: ? 1999 - 2006 Le Scienze S.p.A.
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