(17-06-06) Grassi trans-idrogenati condannati

Negli Stati Uniti, fino a 228.000 (il 19%) casi di rischio di patologia coronarica (CHD) potrebbero essere evitati se i cosiddetti grassi trans fossero rimpiazzati dai carboidrati; il rischio di questa patologia potrebbe essere notevolmente ridotto anche se gli oli parzialmente idrogenati venissero sostituiti da oli senza grassi trans con un profilo pi? salutare. Il consumo di acidi grassi trans infatti non fornisce alcun apparente beneficio nutrizionale, mentre aumenta il rischio di patologia coronarica del 23%. Inoltre, i grassi trans aumentano il livello di forme pericolose di colesterolo nel sangue mentre abbassano i livelli del colesterolo HDL, la forma cosiddetta "buona" di colesterolo nel sangue. I dati indicano che il rischio di morte improvvisa per infarti aumenti del 47% per via di questi grassi e triplichi per alcuni tipi di grassi trans. Per il diabete i risultati sono invece meno chiari.
Queste sono le conclusioni di un articolo uscito recentemente sulla rivista scientifica "New England Journal of Medicine (NEJM)".
** In ambito alimentare questi grassi sono ancora molto diffusi, non solo nei prodotti industriali, ma anche nei prodotti artigianali o nella ristorazione. I benefici sono solo dalla parte della produzione, e sicuramente l'industria alimentare, e degli ingredienti in particolare, dovrebbe abbandonare questo tipo di prodotto, non solo su basi etiche, ma anche prevedendo la probabile evoluzione normativa. Come gi? stanno facendo alcuni produttori industriali, a tutti i livelli muoversi in anticipo pu? essere anche un'opportunit? commerciale, permettendo anche un vanto sul prodotto. Per i consumatori il consiglio ? di evitare tutti i prodotti con grassi idrogenati e di darne per scontata la presenza nei prodotti da forno ove non indicato (es., cornetti, etc.).

http://content.nejm.org/cgi/content/short/354/15/1601
(lingua inglese ? l'estratto dell'articolo sul NEJM)

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