Seguici su acebook facebook Cerca nel sito:

Le ricerche di Gerona 2005

(23-02-12) Alzheimer: lunghe dormite riducono il rischio


Dormire di pi? riduce le possibilit? di ammalarsi di Alzheimer secondo un nuovo studio della University School of Medicine di Saint Louis che sar? presentato al meeting dell'American Academy of Neurology a New Orleans.
"Dalle nostre indagini ? emerso che un sonno turbato e ridotto ? associato all'accumulo di placche amiloidi, un segno distintivo del morbo di Alzheimer nel cervello delle persone senza problemi di memoria. Sar? necessario ora comprendere se le modifiche del sonno possano aiutarci a riconoscere l'inizio del declino cognitivo", ha spiegato Yo-El Ju, docente a Saint Louis e autore della ricerca.
Il team ha analizzato i modelli di sonno di 100 pazienti che non avevano mostrato alcun segnale di demenza, di et? compresa tra i 45 e gli 80 anni: il 50 per cento dei partecipanti allo studio aveva una storia di malattia di Alzheimer in famiglia. I ricercatori hanno dotato i pazienti di un monitor capace di registrare il sonno per due settimane.
Lo studio ha determinato che il 25 per cento ha mostrato tracce di placche amiloidi, segni di Alzheimer futuro. La quantit? media di sonno rilevata ? stata di 8 ore, ridotta a 6,5 ore a causa di varie interruzioni durante la notte. In definitiva, coloro che hanno speso l'85 per cento del tempo trascorso a letto dormendo profondamente hanno minori possibilit? di ammalarsi di Alzheimer (fino a cinque volte in meno) rispetto a coloro che hanno trascorso l'85 per cento del tempo a rigirarsi tra le lenzuola. Ju conclude:
"L'associazione tra il sonno interrotto e le placche amiloidi ? intrigante, ma ? bene precisare che le informazioni offerte da questo studio non possono ancora determinare un chiaro rapporto causa-effetto. Dovremo monitorare il sonno delle persone nel corso degli anni per determinare se il sonno interrotto porti effettivamente alla produzione di placche amiloidi. Il nostro studio, quindi, pone le basi per capire se la manipolazione del sonno sia una possibile strategia per la prevenzione o il rallentamento della malattia".

Fonte: paginemediche.it

News

  • (30-08-2018) The electronics in fluorescent bulbs and light emitting diodes (LED), rather than ultraviolet radiation, cause increased malignant melanoma incidence in indoor office workers and tanning bed users

    Leggi tutto

  • (30-08-2018) Mitocondri e peso forma

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stroke now impacting younger patients as a result of the obesity epidemic; 4 in 10 are now aged 40-69

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Perdere peso non vuol dire perdere osso!

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Brain cholesterol: long secret life behind a barrier.

    Leggi tutto

  • (29-08-2018) Stile di vita sano? Si può, basta usare la fantasia

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Top 10 medical treatments that can make you SICKER than before you took them

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Meno ansia - C’è una associazione tra dieta e disturbi mentali?

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dietary curcumin supplementation attenuates inflammation, hepatic injury and oxidative damage in a rat model of intra-uterine growth retardation.

    Leggi tutto

  • (22-08-2018) Dopo la gravidanza - Una dieta a basso indice glicemico se serve perdere peso

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Sleep Disturbances Can Be Prospectively Observed in Patients with an Inactive Inflammatory Bowel Disease.

    Leggi tutto

  • (21-08-2018) Anche i neo-papà soffrono della depressione post partum

    Leggi tutto


In evidenza

"L'informazione presente nel sito serve a migliorare, e non a sostituire, il rapporto medico-paziente."

Per coloro che hanno problemi di salute si consiglia di consultare sempre il proprio medico curante.

Informazioni utili