(09-03-12) Turni di notte, peggiora la dieta e cresce il pericolo di diabete
Lavorare di notte porta a mangiare in modo meno sano e pi? irregolare, aumentando il rischio di sovrappeso e diabete
La dieta scombinata di molti turnisti deve essere considerata una nuova forma di rischio professionale. Il lavoro che costringe a stare svegli quando gli altri riposano oltre a sballare l'orologio biologico crea confusione nel rapporto col cibo, e questo spesso si traduce in un incremento del peso e del rischio di ammalarsi di diabete: lo dimostra una ricerca pubblicata sulla rivista PloS Medicine, secondo cui il pericolo di diabete sale di quasi il 60 per cento se si fanno i turni per oltre vent'anni.
STUDIO ? Lo studio ? stato condotto da An Pan, nutrizionista dell'universit? di Harvard, analizzando i dati di oltre 170mila infermiere che hanno partecipato a due Nurses' Health Study, indagini epidemiologiche coordinate da Harvard attraverso cui ? stata raccolta una enorme quantit? di informazioni sulla salute femminile e i fattori di rischio che la minacciano. Pan stavolta ha analizzato la correlazione fra il fare spesso i turni di notte (almeno tre volte al mese) e lo sviluppo di diabete, misurato attraverso test ripetuti ogni tre, quattro anni nell'arco degli oltre 20 anni in cui sono state seguite le partecipanti. Il risultato ? chiaro: all'aumentare degli anni durante i quali le infermiere avevano fatto i turni di notte, cresceva anche il rischio di ammalarsi di diabete. Le turniste per oltre vent'anni, ad esempio, avevano una probabilit? di diabete del 60 per cento pi? alta rispetto a chi non faceva turni. Il pericolo di diabete ? risultato legato a doppio filo con il peso in eccesso e diete ?sballate? proprio per colpa dei turni.
RISCHIO ? In un editoriale che accompagna l'articolo Mika Kivimaki, epidemiologo dell'University College di Londra, commenta: ?Il lavoro a turni ? molto frequente, si stima che interessi circa un quinto dei lavoratori in tutta Europa. Per questo, se come pare sempre pi? evidente ? connesso a un maggior rischio di patologie serie come il diabete, ? opportuno pensare a strategie che migliorino la qualit? della vita dei turnisti. Le cause che lo rendono ?pericoloso? risiedono nel fatto che i turni interferiscono con il normale ciclo sonno-veglia regolato dal nostro orologio biologico: sappiamo che questi squilibri ad esempio facilitano la resistenza all'insulina e aumentano l'appetito e la tendenza ad accumulare chili di troppo, ma anche che i turnisti mediamente sono pi? sedentari. Tutto questo incide sulla probabilit? di sviluppare il diabete?. L'esperto fa notare che la dieta dei turnisti ? spesso molto peggio di quella degli altri lavoratori, anche perch? c'? un maggiore ricorso ai cibi spazzatura: molti turnisti portano con s? uno snack per spezzare la fame che pu? sorprenderli mentre sono svegli di notte, ma la probabilit? che si tratti di uno spuntino sano sono minime. ?Ovviamente ? impensabile eliminare i turni di notte in una societ? come la nostra, che vive 24 ore su 24. Per? dati come questi spingono a pensare a modifiche che possano ridurre l'impatto dei turni sulla salute dei lavoratori, ad esempio attraverso un attento studio delle rotazioni e degli orari, ma anche tramite una migliore educazione alimentare o ?diete da turnisti? appositamente pensate per chi lavora spesso di notte?, conclude Kivimaki.
Fonte: Alice Vigna
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