(17-03-12) Studi su prematuri per battere obesita' e diabete in Paesi emergenti
Parigi, 5 mar. - (Adnkronos Salute) - Ottimizzare la nutrizione in et? pediatrica per migliorare lo sviluppo psico-intellettuale durante la crescita senza pagare i rischi dello sviluppo di malattie croniche come diabete e obesit?. E' l'obiettivo del network tra nutrizionisti ed endocrinolgi al centro del primo 'International Conference on Nutrition & Growth' svolotosi a Parigi. "Questo ? il primo evento - spiega all'Adnkronos Salute Carlo Agostoni, clinica pediatrica dell'universit? degli Studi di Milano - che ha cercato le possibili variabili, come ad esempio l'alimentazione, che influenzano l'aspetto endocrino della crescita dei bambini.
"Un fronte d'indagine - prosegue - che intreccia la ricerca sui neonati prematuri, che hanno reazioni differenti alla crescita accelerata, e le indagini sulle popolazioni malnutrite che escono con grande velocit? da questo stato, ma vivono un 'boom' di obesit? e diabete".
"Molti studi sui neonati prematuri - spiega il pediatra - hanno evidenziato che nel tempo questi bambini hanno una maggiore predisposizione a malattie croniche degenerative quando saranno adulti, ma allo stesso tempo l' intenso regime alimentare ne migliora lo sviluppo neuro-intellettuale. Ecco che tra dieci anni - osserva l'esperto - una nutrizione personalizzata potrebbe unire in un'unico obiettivo le ricerche sullo sviluppo dei prematuri e il recupero dei bambini in Paesi emergenti usciti troppo in fretta da uno stato di malnutrizione".
"Il problema - sottolinea l'esperto, tra i relatori del convegno Parigino - ? che l'endocrinologia vede la crescita come un modello statico costruito sulla presenza o meno dell'ormone. Ma la nutrizione ? una variabile che modifica questa matrice fissa, perch? in base a ci? che mangiano pu? esserci un'alterazione ormonale che poi pu? anche dipendere dall'ambiente, dalla famiglia e dall'attivit? fisica".
"Insomma - afferma Agostoni - questi due binari separati si stanno per intrecciare. Gli esperti stanno discutendo proprio su questo. Un fronte caldo per gli scienziati ? quello che sta esplorando il fattore di crescita insulino-simile (Igf-1), prodotto dall'uomo in base al tipo di nutrizione, ed ? l'unica molecola che funge da stimolo o meno alla crescita dei tessuti. Il nutrizionista ? chiaramente interessato perch? possono esserci pi? molecole che 'punzecchiano' questo ormone. Ad esempio - precisa il pediatra - alcuni tipi di proteine o la composizione di grassi e zuccheri".
"Gli studi sui neonati prematuri - avverte lo specialista - hanno da tempo evidenziato come questi possono avere uno svantaggio o un vantaggio quando sono stimolati dalla crescita artificiale. Ad esempio ? noto che avranno una maggiore predisposizione a malattie croniche degenerative una volta adulti, ma allo stesso tempo sono stati verificati dei miglioramenti nello sviluppo neuro-intellettuale". Quello su cui sta cercando di lavorare la comunit? scientifica ? ottimizzare la nutrizione in modo da incidere positivamente sulle capacit? cognitive "senza dover pagare - puntualizza Agostoni - in termini di predisposizione a patologie degenerative".
"La sfida ? una scienza della nutrizione personalizzata, e infatti tutti i Paesi si stanno buttando su questo filone" chiosa il pediatra. "Questo network al centro del convegno di Parigi ? un primo passo - conclude - per incidere anche sul futuro di popolazioni che negli ultimi anni stanno uscendo da una fase di malnutrizione in et? pediatrica, ma hanno, per?, gi? iniziato a manifestare i primi segnali di quest'accelerazione alimentare, con un 'boom' di patologie come l'obesit? e il diabete".
Fonte: Quotivadis
Commento del Dr. Parisi:
Secondo quanto riportato da Willliam Davis , le proteine animali hanno l?effetto di fortificare le ossa stimolando il fattore della crescita simil- insulina (Insulin-like growth factor 1, IGF-1, anche conosciuto come somatomedin C) che scatena la crescita delle ossa e la mineralizzazione (?insuline-like? si riferisce a similitudine nella struttura con l?insulina, non ad effetti simili).
Fra l? altro nelle conclusioni del suo libro raccomanda un? alimentazione ricca di verdura, frutta, fonti proteiche provenienti da animali nutriti prevalentemente ad erba e drastica riduzione di carboidrati complessi soprattutto cereali contenenti glutine.
Fonte: WHEAT BELLY ? ?La pancia da grano? di WILLIAM DAVIS
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