(22-03-12) Diabete 2: deficit cognitivi alzano rischio di grave ipoglicemia
Uno scarso funzionamento cognitivo aumenta il rischio di grave ipoglicemia nei
soggetti con diabete di tipo 2. Occorre sempre valutare i pazienti circa la
capacit? di autogestire la patologia indipendentemente dai target glicemici. ?
la conclusione di un'analisi epidemiologica post-hoc su dati del trial Accord -
condotta da Zubin Punthakee, della McMaster University di Hamilton (Canada) -
corrispondenti a 2.956 adulti di et? =/>55 anni, con diabete di tipo 2 e
fattori aggiuntivi di rischio cardiovascolare. I partecipanti sono stati
sottoposti a test cognitivi - Digit symbol substitution test (Dsst), Rey
auditory verbal learning test, Stroop test, Mini mental status examination - al
basale e a 20 mesi di distanza. Come outcome principali sono stati fissati una
ipoglicemia grave, tale da richiedere assistenza medica (Hma), e un'ipoglicemia
di qualunque grado, tale comunque da richiedere assistenza (Haa). Dopo un
follow-up medio di 3,25 anni, un punteggio al Dsst inferiore di 5 ? risultato
predittivo di un primo episodio di Hma. L'analisi degli altri test cognitivi e
delle Haa sono apparsi coerenti con i risultati del Dsst. Il declino cognitivo
dopo i 20 mesi ha innalzato il rischio successivo di ipoglicemia a un livello
superiore rispetto a quello correlato a un pi? basso livello cognitivo al
basale. La randomizzazione verso una strategia intensiva o standard per il
controllo glicemico non ha avuto impatto sul rapporto tra funzione cognitiva e
il rischio di grave ipoglicemia.
fonti:
Diabetes Care, 2012 Feb 28. [Epub ahead of print]
doctornews33
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