(05-04-12) Bere quando si ha sete ? troppo tardi
Anche una lieve disidratazione ha effetti negativi sull'umore, l'energia e le capacit? cerebrali. Due litri al giorno la quantit?
di liquidi ottimale per stare bene
Vi sentite un po' irritabili, avete difficolt? di concentrazione? Probabilmente non avete bevuto abbastanza: basta una minima disidratazione, pari alla perdita di circa l'1.5 per cento dell'acqua corporea, per patire effetti negativi sull'umore, l'energia fisica, le capacit? cerebrali. Lo dimostrano due ricerche condotte all'Human Performance Laboratory dell'universit? del Connecticut, che indicano anche alcune differenze nella ?tolleranza alla sete? fra uomini e donne.
DONNE E UOMINI ? Il primo studio, pubblicato sul , ha coinvolto 25 donne intorno ai vent'anni, sane e attive (in media facevano esercizio fisico da 30 a 60 minuti al giorno). I test sono stati eseguiti ogni 28 giorni: la sera prima le volontarie bevevano in modo da essere ben idratate, poi al mattino correvano su un tapis-roulant per indurre una blanda disidratazione; quindi erano sottoposte a test cognitivi per valutare parametri come l'attenzione, la concentrazione, il tempo di reazione, la memoria, la capacit? di ragionamento e apprendimento. Gli stessi test sono stati ripetuti in condizioni di idratazione ottimale. Il secondo studio ? stato condotto allo stesso modo (i risultati sono apparsi sul British Journal of Nutrition ma su 26 volontari maschi, anch'essi ventenni. ?Nelle donne una blanda disidratazione provoca mal di testa, affaticamento, difficolt? di concentrazione: non si verifica una sostanziale riduzione delle capacit? cognitive, ma tutte hanno percepito come pi? complicato il test a cui sono state sottoposte ? spiega l'autore delle ricerche, il fisiologo Lawrence Armstrong ?. Negli uomini l'effetto negativo della disidratazione si nota soprattutto sulla memoria e lo stato di vigilanza, oltre che su affaticamento e umore. Sono tuttavia le donne a patire sintomi pi? evidenti, soprattutto sul tono dell'umore?.
DISIDRATAZIONE ? Questi effetti si sono registrati anche quando la disidratazione veniva indotta ma non si sottoponevano i volontari a uno sforzo fisico. ?Significa che rimanere idratati ? importante sempre, non solo quando fa caldo o facciamo esercizio fisico e sudiamo: ? fondamentale sia che passiamo la giornata alla scrivania, sia che ci impegniamo in una maratona ? dice Armstrong ?. Purtroppo la sensazione di sete si ha quando si ? perso circa l'1-2 per cento del volume di acqua corporea: in alcuni casi quindi le conseguenze negative sulle performance mentali e fisiche si sono gi? instaurate?. In entrambi i sessi, secondo i ricercatori, il calo del tono dell'umore e l'affaticamento conseguenti a una scarsa quantit? di liquidi corporei possono scoraggiare dall'impegnarsi in una leggera attivit? fisica o avere pesanti ricadute sulle performance in ufficio. Non ? chiaro perch? le donne siano pi? sensibili alla disidratazione, ma pare che gli effetti sul cervello dipendano da neuroni cerebrali che ?sentono? l'acqua corporea e mandano segnali che alterano le risposte cerebrali, probabilmente per allertare circa la necessit? di liquidi e scongiurare conseguenze ancora pi? nefaste della disidratazione. In media l'acqua corporea ? pari a circa il 60 per cento del nostro peso: un uomo di 70 chili, quindi, ?contiene? oltre 40 litri d'acqua e basta perdere un po' pi? di mezzo litro di liquidi per ritrovarsi con l'organismo ?assetato?. Come si pu? essere certi di essere sempre idratati a sufficienza? ?Basta vedere il colore delle urine: devono essere molto chiare ? spiega Armstrong ?. In media si dovrebbero introdurre due litri di liquidi al giorno: ci? ? essenziale soprattutto nei soggetti a maggior rischio di disidratazione come bambini, anziani e diabetici?.
Fonte: Elena Meli
Corriere.it
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