(01-05-12) Binge drinking: un fenomeno in crescita tra i giovanissimi
Lo chiamano binge drinking, un termine che pu? apparire trendy e molto alla moda se non indicasse un?abitudine estremamente pericolosa molto in voga tra i giovanissimi.
In cosa consiste? Nel bere superalcolici fuori pasto uno dietro l?altro, possibilmente a stomaco vuoto, per ubriacarsi il pi? in fretta possibile. Il fenomeno ? preoccupante e conferma i dati relativi al consumo di alcol negli ultimi anni: nove milioni di italiani sono a rischio, ? aumentato del 10% il numero di ricoveri ospedalieri per patologie alcol correlate e in Italia l?incidenza della mortalit? legata all?abuso di alcolici supera la media europea, ci? nonostante si sia assistito - tra il 2007 e il 2008 ? ad un calo della mortalit? pari al 12%.
Ma il fattore pi? preoccupante riguarda i giovanissimi, soprattutto le ragazze: secondo quanto emerso dall?ultima relazione al Parlamento su alcol e problemi correlati, la percentuale di ragazze tra i 14 e i 17 anni che beve alcolici fuori pasto ? salita al 14,6%, raddoppiando rispetto a 15 anni fa e, in generale, il 17% dei teenager italiani beve con il puro scopo di ubriacarsi.
Basti pensare che l?alcol uccide pi? di qualsiasi altra sostanza e che solo il 2,1% dei ragazzi fa uso di ecstasy, l?1,9% di cocaina e il 9,4% di hashish e marijuana. Il quadro ha tinte fosche e spesso ? difficile individuare comportamenti a rischio correlati al consumo di alcol in questi ragazzi, che a casa e durante i pasti bevono solo acqua e quando escono con gli amici, invece, buttano gi? grandi quantit? di alcolici in un breve arco di tempo.
Una tendenza sempre pi? vicina al (non esemplare) modello nordeuropeo e sempre pi? lontana da quello mediterraneo, che considera un bicchiere di vino a tavola un toccasana per il sistema cardiovascolare. Come arginare il fenomeno?
Il ministro della Salute Renato Balduzzi ricorda che sono gi? in atto politiche per contrastare l?abuso di alcol tra i giovanissimi ma ? necessario implementare e rafforzare soprattutto "gli interventi di prevenzione e un attento monitoraggio che guidi verso l'adozione delle politiche pi? adeguate".
I dati relativi al consumo giovanile di alcolici sono preoccupanti, precisa il ministro, che annuncia di aver intenzione di "approfondire il ruolo delle agenzie educative e della scuola nel contrasto del consumo smodato di alcol".
Fonte: paginemediche.it
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