(05-05-12) Omega-3 e globuli rossi marker dell?invecchiamento cerebrale

Un regime alimentare carente in acidi grassi omega-3 pu? causare un pi? rapido
invecchiamento cerebrale e un peggioramento delle capacit? mnemoniche. Questo
secondo i dati di uno studio statunitense, recentemente pubblicati sulla
rivista dell?American academy of neurology
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Anziani, rischio declino cognitivo e depressione da Fa
Un elevato introito dietetico unito ad alte concentrazioni circolanti di acidi
eicosapentaenoico (Epa) e docosaesaenoico (Dha) sono stati correlati a un minor
rischio di demenza. Resta da chiarire quali siano i meccanismi sottostanti a
questa correlazione. Per farlo un team multidisciplinare statunitense ha
misurato i livelli di globuli rossi (Rbc), Epa e Dha in 1.575 soggetti non
affetti da demenza (854 erano donne e l?et? media era di 67,9 anni) e li ha
correlati alle prestazioni ottenute nei test cognitivi e con il volume
cerebrale determinato attraverso le immagini fornite dalla risonanza magnetica,
previo aggiustamento per et?, sesso e livello scolastico e hanno approntato un
primo modello (modello A). Successivamente hanno introdotto nell?analisi altre
variabili: l?ApoE4 e l?omocisteina (modello B), l?attivit? fisica e l?indice di
massa corporea (modello C) e i tradizionali fattori di rischio vascolare
(modello D).

I risultati
Nei partecipanti con valori di Rbc e Dha nel quartile inferiore si sono
riscontrati un pi? piccolo volume cerebrale e un maggior volume di
iperintensit? della sostanza bianca rispetto agli altri soggetti analizzati e l?
associazione si ? mantenuta nell?analisi multivariata. Inoltre, bassi livelli
di Dha e di indice omega-3 (Rbc, Dha, Epa) si sono associati a punteggi
inferiori nei test di memoria visiva, delle funzioni esecutive e del pensiero
astratto.

Il ruolo dell?alimentazione
Questi risultati estendono le osservazioni gi? compiute nel Cardiovascular
health study, un importante studio americano che in passato aveva mostrato come
un consumo di almeno tre porzioni settimanali di pesce si fosse associato a una
riduzione del rischio di anomalie vascolari cerebrali. I risultati sono
particolarmente interessanti anche in considerazione del fatto che la
biosintesi di Epa e Dha dai loro precursori, gli acidi linolenici, decresce con
l?avanzare dell?et? ed ? quindi sempre pi? importante l?apporto derivato dagli
alimenti.

I meccanismi d?azione
Anche sulla base degli studi precedenti, gli autori esaminano i meccanismi
attraverso cui si suppone che gli omega-3 proteggano la funzionalit? cerebrale.
Dha e Epa hanno diversi effetti positivi sul sistema circolatorio, riducendo la
pressione sanguigna, i rischi di trombosi, l?infiammazione e i livelli di
trigliceridi: attraverso una combinazione di questi meccanismi, ?possono
ritardare l?invecchiamento cognitivo e strutturale del cervello?. Inoltre gli
omega-3 influenzano l?azione delle proteine di membrana e potrebbero essere
collegate pi? direttamente alla patogenesi neurodegenerativa dell?Alzheimer.

Fonti:
Neurology 2012;78;658
doctor33

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