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Le ricerche di Gerona 2005

(10-05-12) Trentamila nuovi casi epilessia l'anno in Italia, bimbi e anziani piu' a rischio


Roma, 3 mag. (Adnkronos Salute) - Con 500 mila persone colpite in Italia e 30 mila nuovi casi l'anno, e un'incidenza pi? elevata nei bambini e negli anziani, l'epilessia e' una delle patologie neurologiche pi? diffuse, tanto da essere riconosciuta come malattia sociale. Se ne e' parlato oggi a Roma, nel corso della Tavola rotonda nel Salone della direzione generale del Policlinico Umberto I.
L'epilessia ha un picco di incidenza in eta' infantile e adolescenziale. Tra i bambini, la fascia di eta' pi? a rischio e' quella sotto l'anno con 130 casi su 100 mila; tra gli adolescenti dai 15 ai 19 anni vi e' un'incidenza annua di 70 casi su 100 mila. Risulta quindi essenziale, secondo gli esperti, conoscere le regole per un migliore intervento nel caso si assista ad una crisi epilettica a casa o a scuola e per la prevenzione di eventuali situazioni a rischio. "Lo stimolo pi? frequente per l'epilessia - spiega Mario Brinciotti, responsabile del Centro studio e terapia della convulsivita' ed epilessia in eta' evolutiva del policlinico Umberto I di Roma - e' la televisione". Alcuni giovani, infatti, sono particolarmente sensibili all'effetto di luci intermittenti sia artificiali che naturali. Questi soggetti possono soffrire di crisi davanti alla Tv o mentre giocano ai videogame. E' quindi necessario: illuminare l'ambiente circostante, non stare troppo in prossimit? dello schermo, dotarsi di schermi a 100Hz, o meglio Lcd o al plasma, limitare il tempo trascorso davanti alla Tv.
Uomini e donne vengono quasi in ugual misura colpiti dall'epilessia; tuttavia, per le donne con epilessia particolari problemi si presentano in determinati periodi della propria vita, legati soprattutto all'uso di contraccettivi orali, alla gravidanza e alla maternit?. In Italia, su 100 mila donne si riscontrano 30 casi nuovi ogni anno. Nonostante nella maggior parte dei casi l'epilessia non influisca sulla possibilit? di svolgere un'attivit? lavorativa normale, esistono alcuni elementi particolarmente critici: il tasso di disoccupazione, ad esempio, e' pi? alto nei soggetti con epilessia rispetto alla popolazione generale; alcuni lavori pericolosi per se' e per gli altri sono comunque controindicati per le persone con epilessia; da evidenziare, poi, la scarsa sensibilit? e conoscenza dei datori di lavoro riguardo a questa patologia, che pu? spingere il paziente epilettico a nascondere la propria situazione, esponendosi a pericolo di licenziamento. Praticare sport per questi pazienti e' consigliato per aumentare il benessere psicologico sia per favorire l'integrazione sociale. Ma la scelta dell'attivit? da svolgere va discussa con il proprio medico per la valutazione del rischio reale in base alle caratteristiche della patologia.

Fonte: Quotivadis

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