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Le ricerche di Gerona 2005

(26-06-06) Obesit? e sindrome metabolica, presentata una nuova cura



Grazie ad una nuova terapia sar? possibile ridurre il rischio di malattie cardiovascolari nelle persone obese. L'artefice di questa nuova cura ? Jean Pierre Despr?s, uno dei massimi esperti mondiali di sindrome metabolica, direttore della ricerca presso il Qu?bec Heart Institute di Qu?bec City (Canada), e presidente della neonata Societ? internazionale della sindrome metabolica.
La nuova terapia ? stata presentata ufficialmente a Roma in occasione del XIV Simposio Internazionale sull'arteriosclerosi (ISA06 - International Symposium on Atherosclerosis). La cura messa a punto da Jean Pierre Despr?s si basa sul Rimonabant, una nuova molecola che consentir? alle persone obese di ridurre i rischi di malattie cardiovascolari.
Forse molti non sanno che le malattie cardiovascolari provocano ogni anno pi? morti di tutte le forme di cancro messe insieme, una malattia che quando non uccide spesso rende invalidi o riduce notevolmente la qualit? della vita. Fra le principali cause imputabili all'aumento delle malattie cardiovascolari c'? l'obesit?. Purtroppo, nonostante la sua pericolosit?, anche se le campagne informative non mancano, la comprensione e la conoscenza dei rischi associati ad alti livelli di colesterolo sono ancora molto scarse.
La sindrome metabolica ? in continuo aumento in tutto il mondo, soprattutto nei Paesi industrializzati. Il legame fra obesit?, in particolare quella addominale, e patologie cardiovascolari, ? stato confermato da numerosi studi. La sindrome metabolica ? caratterizzata dalla presenza di almeno tre di cinque variabili, per questo motivo viene anche chiamata la malattia del tre su cinque. Le caratteristiche sono: vita larga (indicativamente pi? di 102 cm per i maschi e nella donna 88), livelli di HDL bassi (meno di 40 e meno di 50 mg/dl rispettivamente), pressione tendente a valori elevati (135/90 mmHg), glicemia superiore alla norma (> 100 mg/dl) e trigliceridi oltre 150 mg/dl. Nelle situazioni in cui sono presenti almeno tre delle cinque alterazioni sopraccitate il paziente ha un rischio triplo, rispetto alla media, di subire infarti.
Duranti alcuni studi, anche il Prof. Depres ha esaminato il legame fra obesit? e patologie cardiovascolari. La conclusione fu che un aumento rilevante della circonferenza addominale, indipendentemente dall'et?, era legato a una maggiore incidenza di infarti o ictus in entrambi i sessi. Un legame che diventava particolarmente rilevante quando si superavano determinati valori di soglia: 102 cm per gli uomini e 88 per le donne.
Nell'ambito di una ricerca ? stata sperimentata una nuova classe di farmaci, gli inibitori degli endocannabinoidi, delle sostanze in grado di agire a livello del grasso addominale. Il Rimonabant, uno dei farmaci utilizzati durante la sperimentazione, ha dato degli ottimi risultati: diminuzione di peso, riduzione della circonferenza vita e miglioramento del quadro lipidico (trigliceridi, HDL, insulinoresistenza).
Jean Pierre Despr?s ha spiegato che negli ultimi anni il Rimonabant ? stato oggetto di ampi studi che hanno coinvolto migliaia di persone con un alto rischio cardiovascolare e sindrome metabolica, i risultati ottenuti durante la sperimentazione sono stati superiori alle attese iniziali soprattutto per quanto riguarda la sola perdita di peso. Negli studi internazionali multicentrici in doppio cieco RIO (Rimonabant In Obesity)-Lipids e RIO-Europe, condotti rispettivamente per 1 e 2 anni su complessivamente pi? di 2.500 persone soprappeso od obese in Europa e USA si sono evidenziati, tra gli altri risultati, una diminuzione media della circonferenza vita di 9 cm contro i 3 e un aumento del 23% del colesterolo HDL contro il 12% nei pazienti trattati con Rimonabant rispetto a quelli trattati con placebo (studio RIO-Lipids) e di 7 cm contro 3 (pi? 28% di HDL col farmaco contro 16% del placebo) nello studio RIO-Europe.
Despr?s mette in ogni caso in guardia sul possibile uso del Rimonabant, il farmaco dovr? essere utilizzato esclusivamente in quei pazienti che dimostrano di avere un reale bisogno, per esempio persone che presentano una marcata obesit? addominale e che soffrono di altre patologie quali diabete di tipo 2 o dislipidemia; bisogner? invece evitare l'uso in quelle persone che vorrebbero ricorrere al farmaco solo per fini estetici.

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