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Le ricerche di Gerona 2005

(21-06-12) Sindrome Rett, studio italiano dimostra benefici omega-3



Milano, 11 giu. (Adnkronos Salute) - L'alimentazione pu? aiutare a combattere la sindrome di Rett, rara forma di autismo infantile su base genetica che rappresenta la seconda causa per frequenza di ritardo mentale grave nelle bambine. Ricercatori italiani coordinati dal neuropsichiatra infantile Joussef Hayek e dal neonatologo Claudio De Felice del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, in uno studio pubblicato su 'Genes&Nutrition', hanno dimostrato che l'utilizzo di integratori alimentari a base di acidi grassi polinsaturi omega-3 migliora le funzioni respiratorie, motorie e comunicative nella fase precoce della malattia.
"Abbiamo somministrato una formulazione di olio di pesce contenente omega-3 ad alto dosaggio a un gruppo di 20 bambine con sindrome di Rett nello stadio pi? precoce della malattia", spiega Hayek. "Da questa ricerca - riassume l'esperto - ? emerso un significativo miglioramento clinico soprattutto per quanto riguarda l'area motoria, la comunicazione non verbale e la funzione respiratoria, dopo solo 6 mesi dall'inizio della supplementazione. In parallelo, abbiamo osservato una netta diminuzione dei livelli di marker di stress ossidativo nel sangue delle pazienti trattate".
Gli acidi grassi polinsaturi omega-3 funzionano come micronutrienti nella modulazione dello stato di salute, in particolare del sistema nervoso centrale - ricorda una nota dal Policlinico senese - e sono classificabili come antiossidanti di origine naturale. Sono prodotti principalmente da alghe unicellulari e si concentrano nei pesci. "Lo studio - sottolinea De Felice - suggerisce per la prima volta che un semplice intervento alimentare per un periodo relativamente breve, in una malattia genetica quale la Rett, in una fase precoce della sua storia naturale, ? in grado di modificare, almeno parzialmente, gli aspetti clinici e biochimici della sindrome, in assenza di effetti collaterali". Allo studio hanno contribuito Cinzia Signorini, Silvia Leoncini e Alessandra Pecorelli del Laboratorio di fisiopatologia dell'universit? di Siena diretto da Lucia Ciccoli, in collaborazione con il Cnr di Napoli e l'universit? di Ferrara.

Fonte: Quotivadis

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