(07-07-12) Il girovita pu? dirci come sta il cuore
Una ricerca presentata al Canadian Cardiovascular Congress 2011 riporta l'attenzione sui primi segnali di aterosclerosi e sul grasso che non si vede. Anche i giovani in salute, non fumatori e normopeso, possono essere a rischio di infarti e ictus, ? importante quindi misurarsi il girovita. I valori limite sono 102 centimetri negli uomini e 88 nelle donne, ma certamente i dati canadesi indicano che ? bene restare ben al di sotto di queste soglie. L'istituto di cardiologia dell'universit? del Quebec ha analizzato quasi duecento persone dai 18 ai 35 anni, per met? uomini e met? donne, che non avevano n? alcun fattore di rischio classico n? una storia familiare di malattie cardiovascolari. I volontari sono stati misurati per stabilire l'indice di massa corporea e il girovita, ma soprattutto sono stati sottoposti a un' accurata risonanza magnetica per verificare la presenza di aterosclerosi a livello delle carotidi, le arterie che portano il sangue verso il cervello; attraverso la risonanza, inoltre, i ricercatori hanno quantificato con precisione il grasso sottocutaneo e quello viscerale che "copre" gli organi del torace e dell' addome.
?Abbiamo visto che molti giovani senza apparenti fattori di rischio avevano gi? i primi segni di aterosclerosi: erano coloro con una maggior quantit? di grasso viscerale - racconta Eric Larose, il cardiologo che ha coordinato la ricerca - Non si tratta di persone obese, n? con un indice di massa corporea preoccupante: i nostri risultati dimostrano che bisogna guardare al di l? di questi semplici parametri e valutare piuttosto il "grasso nascosto", perch? chi ne ha in maggior quantit? ha inevitabilmente pi? segni di aterosclerosi e quindi un rischio pi? elevato di infarti e ictus?.
Avere molto grasso viscerale da giovani ? come portarsi dietro una bomba a orologeria, ma le strategie preventive non mancano: una dieta sana, una buona attivit? fisica, niente fumo, poco alcol, uno stretto controllo di colesterolo, pressione, glicemia e peso corporeo.
Fonte: edott.it
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