(09-08-12) Pierre de Coubertin e le Olimpiadi moderne
Risale al lontano 776 a.C. la prima Olimpiade antica, tenutasi ad Olimpia, citt? sacra a Zeus, con regole molto diverse da quelle che caratterizzano le Olimpiadi moderne. Gli atleti si preparavano tutti insieme nei giorni precedenti, nella palestra adiacente allo stadio dove si sarebbero svolte le gare.
Durante le gare, gli atleti erano completamente nudi, sia perch? il vestito sarebbe stato loro solo d'impaccio, sia perch? l'Olimpiade veniva vissuta da tutti come un momento di purificazione. Ed era talmente importante che perfino le guerre venivano sospese durante i giochi, che si svolgevano a fine estate. Alle donne era proibito non solo partecipare, ma perfino assistervi.
L'Olimpiade ebbe sempre pi? successo, fino a diventare uno spettacolo, in cui la corruzione cominci? a dilagare. Cos?, nel 393 d.C., quando era imperatore romano il religiosissimo Teodosio, l'Olimpiade fu sospesa a causa di questa corruzione dilagante e perch? Teodosio voleva fare piazza pulita di tutte le usanze pagane. In seguito, l'imperatore Teodosio II distrusse parzialmente anche la citt? di Olimpia, che fu poi completamente rasa al suolo da un terremoto, decretando per sempre la fine dell'Olimpiade antica.
Fu Pierre de Coubertin che riport? agli antichi splendori i Giochi Olimpici, un barone francese, appassionato di sport. Molti altri prima di lui avevano tentato di far rivivere i fasti dell'Olimpiade antica, senza successo, vuoi per mancanza di strutture adeguate, vuoi per lo scarso interessamento delle nazioni. Ma de Coubertin non si lasci? distogliere facilmente dal suo sogno; spese molto del proprio capitale in viaggi per convincere le nazioni a partecipare; nel 1892 ottenne il benestare dell'Unione francese per gli sport atletici e nel 1894 anche quello del Congresso Internazionale di Parigi. Restava soltanto da decidere la data ed il luogo. Pierre de Coubertin pens? il 1896, in modo da avere tempo sufficiente per organizzare il tutto, e come luogo Atene, poich? Olimpia era soltanto un villaggio piuttosto piccolo, ma la nazione ospitante doveva essere la Grecia, la culla dei Giochi Olimpici.
Il 6 aprile 1896 re Giorgio I di Grecia apr? ufficialmente la prima edizione delle Olimpiadi moderne davanti a ben 5000 spettatori; le gare furono svolte in uno stadio costruito sull'esatto modello di quello di Olimpia grazie ai fondi messi a disposizione dal banchiere Averof (il governo greco non aveva finanziato nulla). Parteciparono 13 nazioni per un totale di circa 300 atleti non professionisti. Tra gli sport figuravano l'atletica leggera, la ginnastica, il tennis, la scherma, il sollevamento pesi.
La gara che provoc? le emozioni pi? forti fu la maratona, nella quale i greci speravano di eccellere. Essa rievocava, infatti, l'incredibile impresa di Filippide (o Fidippide) che, nel 490 a.C., aveva corso senza fermarsi mai da Maratona ad Atene per comunicare la vittoria su Dario ed i Persiani ed era morto per la fatica appena terminata la sua missione. Ed infatti fu un greco a vincere: un pastore dell'Attica, di nome Spyridion Luis, che gareggiava con la divisa della fanteria greca. Il giorno dopo ci furono le premiazioni con medaglie d'argento (per ovvie ragioni di bilancio) e l'incoronazione dei vincitori con ramoscelli d'ulivo raccolti ad Olimpia. La prima edizione dei Giochi Olimpici moderni fu quindi un successo, nonostante le difficolt? e la mancanza di fondi e di strutture adeguate.
Il logo che li contraddistingue da sempre, per?, non c'era ancora. Bisogner? aspettare il 1913, dopo l'edizione dei Giochi Olimpici di Stoccolma del 1912, perch? de Coubertin concretizzasse la sua idea di sopranazionalit? e di contemporanea unione dei continenti in un logo. Ide? quindi i cinque cerchi colorati che rappresentano l'incontro degli atleti di tutto il mondo partecipante.
L'interpretazione dei colori blu per l'Europa, giallo per l'Asia, nero per l'Africa, verde per l'Oceania e rosso per l'America non ? attribuibile a Pierre de Coubertin , ma ? ormai un'interpretazione di fatto. Egli, infatti, aveva scelto quei colori perch? si trovavano, mescolati in maniere differenti, in tutte le bandiere europee, e in quelle delle nuove nazioni partecipanti: Giappone, Cina, Oceania. La bandiera olimpica fu presentata in occasione dell'anniversario della nascita delle Olimpiade moderne nel 1914 a Parigi e si vide sventolare su uno stadio per la prima volta nei Giochi Olimpici di Anversa nel 1920.
Alcuni Giochi Olimpici vanno ricordati per le loro peculiarit?: quelli di Parigi del 1900, non sono importanti per l'efficienza dimostrata nella loro organizzazione, bens? per il fatto che, per la prima volta, vi parteciparono delle donne. Altre curiosit? da segnalare riguardano i periodi delle due guerre mondiali: i Giochi Olimpici del 1916, del 1940 e del 1948 non furono disputati a causa della Prima e della Seconda Guerra Mondiale.
I Potenti del XX secolo non erano tanto idealisti quanto quelli greci del periodo antico e le guerre, per loro, venivano sopra ogni altra cosa. Nel 1980 le nazioni occidentali supportate dagli USA, a causa della guerra fredda, decisero di boicottare le Olimpiadi non partecipando alle gare; alla successiva edizione, quella del 1984, fu la volta del blocco orientale, sostenuto dall'URSS.
Dopo 110 anni dalla loro creazione, i Giochi Olimpici sono tornati ad Atene. Le Olimpiadi del 2004, infatti, sono state disputate nuovamente in Grecia.
Fonte: paginemediche.it
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