(19-09-12) Dna, il segreto del codice spazzatura

Svelata la funzione del cosiddetto Dna spazzatura, ovvero di tutte le sequenze
genetiche di cui non si capivano le funzioni. Presentata, con una serie di
pubblicazioni su Nature, Genome Research e Genome Biology e una maxi-conferenza
stampa show al Museo delle scienze di Londra, l'enciclopedia del genoma umano
(Encode). Il lavoro rivela un genoma umano molto pi? ricco e complesso di
quanto previsto.

L'enciclopedia mostra come la maggioranza del Dna non sia spazzatura, ma
partecipi in almeno un evento biochimico e in almeno un tipo cellulare. Il
"manuale di assemblaggio" del corpo umano ha preso forma. I risultati, oltre a
essere pubblicati sulle riviste, sono consultabili liberamente sul sito del
progetto Encode. E la conclusione, sintetizzata dai ricercatori, ? che il Dna
spazzatura ? in realt? ?un immenso rel? con milioni di interruttori che
regolano l'attivit? dei geni. Senza questi interruttori i geni non saprebbero
come funzionare e le malattie si accumulerebbero?. Le dimensioni e la
flessibilit? del genoma umano ci rendono diversi rispetto a molti altri
organismi finora studiati. L'intera sequenza genetica, di oltre tre miliardi di
lettere, ? stata completamente trascritta da tempo ma solo di alcune piccole
porzioni si riconoscono le funzioni.

Fino alla fine degli anni '80, con i primi studi in grado di decodificare
lunghi tratti di genoma, era opinione comune che il Dna non fosse altro che una
lunga serie di istruzioni espresse sotto forma di geni, precise sequenze in
grado di indurre alla produzione di proteine. Uno schema piuttosto semplice che
rischi? di essere messo completamente in discussione dalla scoperta, grazie ai
primi sequenziamenti completi del genoma, dell'incredibile quantit? di sequenze
completamente senza senso. Infatti, della gran mole di lettere, solo una
piccolissima percentuale ? in grado di esprimere proteine, ed ? detta perci?
codificante, mentre un'altra piccola porzione ha funzione di regolazione delle
proteine espresse, detta non-codificante.


Fonte: edott.it

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