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Le ricerche di Gerona 2005

(16-10-12) Chirurgia pediatrica, poco utile controllo glicemico intensivo



Dopo un intervento di cardiochirurgia pediatrica si pu? ottenere uno stretto
controllo glicemico con un basso tasso di ipoglicemie, ma ci? non implica
modificazioni nei tassi di infezione, mortalit?, durata del ricovero o misure
di scompenso d'organo rispetto alle cure standard. Lo rivela uno studio
prospettico condotto al Boston's children hospital e al Mott's children's
hospital di Ann Arbor. Nel trial sono stati coinvolti 980 bambini (di et?
compresa tra 0 e 36 mesi) sottoposti a bypass cardiopolmonare. I pazienti sono
stati assegnati in modo randomizzato a uno stretto controllo glicemico
(mediante l'uso di un algoritmo per il dosaggio dell'insulina volto a ottenere
un livello glicemico tra 80 e 110 mg/dL) o a un'assistenza standard in unit? di
terapia intensiva cardiaca. Il monitoraggio continuo della glicemia ? servito
per riconoscere le ipoglicemie imminenti. L'endpoint primario era costituito
dal tasso di infezioni associate alle cure nell'unit? di terapia intensiva,
mentre gli outcome secondari includevano mortalit?, durata del ricovero,
insufficienza d'organo e ipoglicemia. Su 490 bambini assegnati al controllo
glicemico intensivo 444 (91%) sono stati trattati con insulina contro i 9 (2%)
su 490 avviati alle cure standard. Nonostante la normoglicemia venisse
raggiunta pi? precocemente mediante lo stretto controllo glicemico rispetto
alla normale assistenza (6 vs 16 ore) e persistesse per una quota maggiore del
periodo critico di malattia (50% vs 33%), l'approccio pi? intensivo non ?
apparso associato a un tasso significativamente diminuito di infezioni
associate alle cure (8,6 vs 9,9 per 1.000 giorni-paziente). Non si sono colte
differenze significative tra gruppi anche in rapporto agli outcome secondari, e
lo stretto controllo glicemico non ha mostrato di portare benefici ai
sottogruppi ad alto rischio. Da notare, infine, che solo il 3% dei pazienti
assegnati al controllo glicemico intensivo ha avuto una grave ipoglicemia (<40
mg/dL).

Fonti:
N Engl J Med, 2012 Sep 7. [Epub ahead of print]
doctornes33

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