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Le ricerche di Gerona 2005

(12-07-06) Come mai coloro che sono in soprappeso sono pi? a rischio?



Le ragioni non sono chiare , ma sembranio che abbiano a che fare con il modo in cui i grassi disturbino la capacit? delle cellule di lavorare con l? insulina, che aiuta a convertire gli zuccheri in energia per l?organismo, ha detto Narayan.
Si stima che 19 milioni di Americani hanno diabete di tipo 2, e gli studi suggeriscono che un terzo di adulti con questa patologia non sa neppure di averla.
Se trascurata, la malattia pu? portare a complicazioni quali patologia cardiaca, stroke, cecit?, malattia renale, disturbi nervosi, amputazione del piedi o di un arto.
Il Dr. Robert J. Rushakoff, clinico, professore associato di medicina presso la University of California, San Francisco, ha detto che i dati dello studio sono "allarmanti", ma preziosi per i medici.
Poich? la prevenzione ? cos? importante, i medici e gli altri operatori sanitari possono rifarsi a questi numeri drammatici per i pazienti e tentare a di indurli ad una dieta migliore e a praticare esercizi fisici.
In un altro studio presentato al meeting , dei ricercatori Svedesi hanno collegato tre varianti di geni al diabete di tipo 2. Soggetti con due o pi? varianti hanno il rischio pi? elevato, ma ? ancora troppo presto per predire se qualcuno svilupper? la malattia.

ll passaggio all?insulina ritardato di almeno 4 anni nei diabetici di tipo 2
La met? dei pazienti diabetici di tipo 2 mal equilibrati con un trattamento abbinato di due classi d?antidiabetici orali ritarda il loro passaggio all?insulina da 4 a 6 anni, anche se presentano gi? delle complicazioni del loro diabete.
Questi risultati sono oggetto d?un data-base Inglese che ha preso in esame pazienti il cui l?HbA1c era superiore all? 8% dopo tre mesi di trattemento con antidiabetici orali, somministrati al 50% della dose massima raccomandata.
Su 31.289 diabetici, 2.501 soddisfacevano questi criteri, 6,5% aveva una neuropatia diabetica e il 17,7% una retinopatia diabetica.
Il ritardo nel passaggio all?insulina era di 4,9 anni per il 50% dei pazienti e di 4,6 anni in caso di retinopatia o di neuropatia.
Basandosi su una soglia di HbA1c del 7% o del 9% per definire l'arresto della terapia, il ritardo per il passaggio all?insulina del 50% dei pazienti era rispettivamente di 6,3 anni e di 4,2 anni.
L?autore conclude che potrebbe esser ottenuto un migliore controllo glicemico se fossero ridotte le resistenze al passaggio all?insulina.

American Diabetes Association Annual Scientific Sessions

Fonte: Teamsalute.it

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