(29-11-12) Allarme sindrome 'jet lag sociale', vittima chi azzera sonno
Roma, 22 ott. - (Adnkronos Salute) - Togliere ore al riposo notturno potr? anche 'stirare' il tempo a disposizione per il lavoro o altre attivit?, ma peggiora la salute. E chi ha gi? il ritmo sonno-veglia alterato ? vittima di una nuova sindrome, denominata 'jet-lag sociale'. A lanciare l'allarme sono gli esperti dell'Associazione italiana di medicina del sonno (Aims), a Parma per il XXII Congresso nazionale dal 21 al 24 ottobre. "E' necessario ritrovare la centralit? del sonno come garante della salute - avverte l'Aims - e rivedere nel suo complesso anche la medicina ufficiale".
"Pur non sapendo ancora a cosa serva il sonno - afferma il presidente del congresso Liborio Parrino, responsabile del Centro del sonno dell'ospedale Maggiore di Parma - sappiamo che sottrarre ore al riposo non solo peggiora la qualit? della vita, ma aumenta anche il rischio di patologie cardiovascolari e dismetaboliche, come ipertensione, diabete, infarto miocardico, ictus cerebrale".
Secondo l'esperto, "anche se siamo tutti consapevoli che senza un buon sonno gli impegni della giornata diventano difficili da programmare e da sostenere, molto spesso si tende a trascurare o a sottovalutare l'importanza del riposo". La medicina del sonno scardina il concetto localistico delle singole discipline sanitarie e offre un terreno comune di trasversalit? culturale dove neurologi, pneumologi, pediatri, cardiologi, psichiatri, nutrizionisti, endocrinologi e chirurghi maxillo-facciali si incontrano mettendo insieme le specifiche competenze.
Ad essere pi? sensibili alla fragilit? del sonno sono le persone che faticano ad andare a dormire perch? bombardati da stimoli luminosi e psicosensoriali, soprattutto nelle ore serali e notturne, e privi di ogni disciplina cronobiologica. "Una deriva comportamentale - spiega Parrino - che ritarda l'orario di addormentamento e accorcia le ore dedicate al sonno". Eppure da sempre la storia naturale dell'uomo ha considerato il sonno una necessit? indiscussa, un bene non negoziabile. "Ma l'uomo moderno pretende di sfidare le regole di sopravvivenza, accusando il sonno di rubare risorse e opportunit? alla veglia, considerata l'unico significato dell'esistenza", osserva lo specialista.
Secondo l'Aims si deve perci? "ritrovare la centralit? del sonno come garante di salute e rivedere radicalmente nel suo complesso anche la medicina ufficiale, considerata finora una questione della veglia e del giorno, mai del sonno e della notte. Come dorme un paziente diabetico? Esiste una relazione tra qualit? del sonno e rendimento scolastico? Quante ore bisogna dormire per non avere sonnolenza alla guida o sul lavoro? - si chiedono gli esperti dell'associazione - sono tutte domande che sono rimaste finora marginali e che al massimo hanno attirato l'attenzione di pochi clinici e di nicchie professionali limitate".
L'obiettivo del congresso dell'Associazione italiana di medicina del sonno ? quello di offrire un'equilibrata miscela di avanguardia e di divulgazione nell'ottica di una specializzazione sostenibile. Oltre alle letture magistrali affidate a protagonisti eminenti di levatura mondiale, ci saranno sessioni dedicate ai medici di base e specialisti del territorio per far conoscere pi? da vicino la medicina del sonno. Oltre alle insonnie e alle ipersonnie si discuter? sull'uso razionale dei farmaci ipnotici nell'ambito delle patologie psichiatriche.
Un'attenzione particolare sar? dedicata al ruolo della melatonina e della fototerapia nei meccanismi del ritmo sonno-veglia. Ampio spazio sar? dato alla medicina del lavoro (in particolare alle conseguenze del turnismo) e alle idoneit? per la patente di guida. Il peso delle assicurazioni sar? un nodo di grande attualit? come pure una panoramica sui modelli organizzativi territoriali e l'outsourcing delle prestazioni sanitarie (nel delicato rapporto tra pubblico e privato). Un'intera mattinata sar? dedicata alle parasonnie in ambito pediatrico e ampio spazio verr? concesso alla ricerca di base con una sessione affidata ai giovani ricercatori che rappresentano i giganti del domani.
"Forse un giorno scopriremo che ? possibile diminuire le ore dedicate al sonno mediante apposite manipolazioni genetiche - suggerisce Parrino - oppure saremo in grado di aumentare le ore di sonno per allungare l'et? media della popolazione umana. Al momento possiamo solo prendere atto che senza sonno ? impossibile vivere e che dormire in modo adeguato - conclude - sia in termini qualitativi che quantitativi, ? un vincolo naturale ineludibile per garantirsi salute e benessere".
Fonte: Quotivadis
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